— 83 — C. Item ser Domalde in tempo gabela per galede CCLXXXV1III de vin fo in caui XVII..........L. XXXVIII s. X p. VIII (foglio staccato, aggiunto dopo la c. 33): C. [Dessi]mo a Mise de Ragusi per dita deli [gu]diSsi e guisto per Vili guaderai de papir dadi adito ser Stefano masara et per I trauo gauron guai tolsi maistri daluy per comon ..... L. III s. X C. Dessimo a ser Stanicha de Saluestro per dita deli gudissi dochat[i] III-r- guali abi prestadi in tempo di ser Stefano in raxon dela sal dochat[i] I -f- et do-chat[i] II abi prestadi guando anda inbasaduri ala dogai scinoria che ual fato amonede.........L. XI s. III1 C. Item dessimo a Marino Desse et a Pero di ser Creste deli d[ina]r[i] dela gabela in servixio de comon......L. XIIII C. Item dessimo a dit[i] Marino et Pero maseri deli d[ina]r[i] dela gabela in servixio de comon.......L. IIICLX s. XVII p. VI C. Auemo tolto ser Qanin ser Nouage e Marin per so salario dochat[i] XXXVI amonede val.........L.............. Archivio di Spalato, voi. XV, fase. I. Quaderno di conti dell’ appaltatore del dazio del commercio e della zueca, dal 22 maggio 1358 al 10 luglio 1359. Il quaderno ha complessivamente cc. 44, delle quali però solo 32 scritte. Originariamente doveva essere più voluminoso, ma non molte carte debbono essere andate perdute. È molto danneggiato dai tarli e dall’umido, che, devastando specialmente l’angolo superiore destro, e sciogliendo la colla della carta, hanno reso in più punti difficile, e talvolta impossibile, la lettura. La scrittura è spiccatamente mercantesca, mal formata e non bella. Se ne riscontrano varietà notevoli da carta a carta, ma, a parer nostro, tali varietà sono da attribuire non a diversità di scribi, ma alle distanze di tempo e alle varietà di luogo nelle quali il registro fu scritto. Una carta staccata, allegata a cc. 33, è in scrittura pure mercantesca, ma meglio formata. L’analisi delle lettere ci porterebbe a identificarla con quella di tutto il registro, ma il conspectus è troppo diverso perchè non sia