671 MDXXVII, AGOSTO. 672 vederia de nlozamenlo el barelle. Disse esser zoulo a Bocari et dimane seria qui da sera. Et dimandalo di le cose di Hongaria, disse il serenissimo Re si «trova in Buda, et haver genie assai ; et da ogni parte faceva preparatione di maior exercito ; et che novamente el vayvoda de Transylvania novo havea preso quel Homo Negro qual molto molestava esso He con favor e| intelligentia di 1’ Archiduca apresso una fiumara nominata Titio, et li haveva tagliato la testa et inandata a presentar al predillo" serenissimo Re; lo qual visto questo spelaculo ringraliò Dio dicendo che tanto mancho seria molestalo. Lo signor predillo Archiduca era in Vienna, et non aveva molta gente, el era per andar a la volta di Bohemia. Et disse che l’andata di l’orator del re Christianissimo a quella Maestà era stata molto fructuosa ; il qual da poi expedito di Hongaria era andato in Polonia, et se iudicava assetaria quella corona et reduria a la desiderata unione. Copia di la lettera del ditto re di Hongaria. JOANNES DEI GRATIA ReX HONOAHIAE, DALMATIAE, CROATIAE, ETC. NEC NON MARCHIO MORAY'IAE AC LUSSATIAE ET UTR1USQUE Sl.ESIAE DUX, ETC. Magnifice nobis sincere dilecle. Mittimus ad illustrissimo« Dominium Venetum hunc fidclem nostrum reverendum Joannem Bap-tislam BoHzagnum utriusque iuris doctoiem, prae-positum Varadinensem, secretarmi», consiliarium et oratorem noslrum. Rogamus igilur vestram amicitiam, ut eum in omnibus in quibus vestro ausilio indigeret commendatimi habere velitis, et maxime ut possit luto et celeriter pervenire Ve-nelias et inde frequenler ad nos litleras mittere; quas rogamus ut opera veslra deferantur ad lide-lem nostrum speclabilem el magniti cura comileni Bernurdinum de Frangepane. Quo nobis nibil po- • test veslra amicilia facere gralius et ad res no-stras accomodatius quod ei omni benivolenliae genere respondere studebimus. Datimi Budae, XXV die mensis Julii, anno Domini 1527. Subscripta in medio lilteraruin : Johannes rex, marni propria. A tergo: Magnifico Provisori insulae Vegliae, amico nobis sincere dilecto. Lettera dei ditto Froveditor di Veia, ricevuta a dì 27 ditto, data a dì 23 Avosio. Ii> questa bora, per più persone scampate da Novi et dal Vinodolo, sum slà advisalo questa noie passata tre sanzachi cum bon numero di turchi a pè et a cavallo se hanno calado nel dillo contado et hanno preso la terra preditta qual è del conle Berdardin Frangepani, et attendevano ad haver el castello, qual essendo debilissimo se iu-dica lo (laveranno. Hanno malmenate et prese molte anime di quel loco ; et tra le altre il reverendo episcopo di Modrusa Zaratino. ludicasi farà el medesimo de tutta quella povera riviera et contado. Dillo loco de Novi è in .... de Verbenico castello di questa insuia, di pasagio di miglia 10. Da Udene, di sier Zuan Moro, locotenente di 450 la Patria, de dì 24 Avosio 1527. Come, per intender li andamenti del Serenissimo re di Bohemia, ne li passati giorni il proveditor di Cividal et lui mandassemo un noslro explorator a la volta de Cramburg, che è nel Cra-gno sora Lubiana 15 /niglia verso Vilacco; qual ritornato, riporta haver veduto 6ir la mostra 700 homini comandati quali andar doveano a l’impresa di Hongaria. Etiam riporta, che de ogni 5 homeni uno è astretto ad andar in campo, et cui non voi andar paga uno che vadi in suo loco; dicendo ancor haver inteso che a la volta de la Puicha, che è di sora di Goritia una zornala verso Postoyna, in tulle quelle ville esser slà fatto proclama che tulli debano haver condute le sue robe ne le fortezze ; el questo per dubilation de turchi et del cenle Christoforo Frangipane. Et per uno explorator de mi Locotenenle venuto da la Carin-tia, mi è slà reiterilo che a Clanfurlh se feva una dieta per far pi-ovision di gente per mandarle verso 1’ Hongaria ; et se divulgava che le gente del prelato serenissimo Principe haveano havulo un poco di stretta dal serenissimo re Hongarico, et che assai de i popoli del ditto Principe si do-leno de le cxcessive graveze gli hanno imposte. Aspeclo altri mei nunlii, et di quanto riporterano aviserò. 0