— 128 — 1356-1358 magister Franciscus ser Manfredi de Surdis de Placentia, imperiali auctoritate notarius1). 1360-1369* magister Franciscus filius Johannis quondam domini Philippi de Bentiuoglis de Bononia, publicus imperiali auctoritate notarius et iuratus comunis Spaleti. 1364-1365 magister Silvester filius condam domini Beni de Coneglano, notarius iuratus comunis Spaleti. 1367-1369* magister Albertolus Bassanega condam Lanfranci de Medio-lano, publicus imperiali auctoritate notarius et cancellarius comunis Spaleti. 1369 magister Jacobus Natalis de Vegla, notarius iuratus comunis Spaleti. 1369-1373* magister Petrus olim Bartholomei de Annobonis de Sarzana, notarius et iudex Ordinarius et iuratus civitatis Spaleti-). 1369-1371 magister Angelus Andriucii de Fabriano, notarius iuratus comunis Spaletis). 1371-1372 magister Monte de Casulis, notarius iuratus et cancellarius civitatis4). 1373-1382 magister Ganorus de Mantua, notarius iuratus comunis Spaleti;’). 1374-1391 magister Antonius de Benvenutis de Cremona, cancellarius et notarius iuratus comunis Spaleti. *) Nel 1349-50 notaio a Zara. Nel 1359 cancelliere a Ragusa. (Vedi Cronia A. Relazioni culturali tra Ragusa e l’Italia negli anni 1358-1526, in Atti e Memorie della Soc■ dalmata di storia patria, I, p. 18). 2) Nel 1368 lo troviamo a Lesina «notarius et cancellarius Farre . A Spalato cominciò a rogare il 29 giugno 1369 e vi rimase certamente fino all’estate del 1373, epoca in cui finisce un suo protocollo che nell’Archivio di Spalato porta il n. Vili. Una nota marginale apposta a cc. 99 di questo volume, in grafia assai somigliante alla sua, porta la data del 5 aprile 1375. Ma non possiamo dire se egli fino a questo tempo rimanesse a Spalato. Nell’ introduzione abbiamo parlato di una sua fuga. Infatti tra le cedole allegate al suddetto volume ve n’è una in grafia corsiva, scritta certamente da un giudice esaminatore della curia spalatina, nella quale, dopo il protocollo proprio degli atti del 1373, è soggiunto: • Scriptor fugit Petrus cond[am].... de Sarza[na]». E’ senza dubbio l’indicazione e forse l’autorizzazione concessa a qualche notaio di rilevare qualche atto dalle note del notaio fuggito. Nel 1375 lo troviamo a Zara, prima notaio giurato del comune, poi del capitolo, poi della curia maggiore al civile e della curia dei consoli e del mare. A Zara ci sono suoi atti fino al 1399, anno nel quale probabilmente morì, lasciando un figliolo, Bartolomeo, che continuò ad esercitare la professione paterna e che testò nel 1433. a) Cominciò ad esercitare il 19 novembre. Riceveva uno stipendio di 50 ducati all'anno. J) In un atto del 13 gennaio 1371 è ricordato come «vicarius domini co-mitis». Conte di Spalato a questa data è egregius regius miles dominus Raphael de Sorba de Janua». •’) È assai attivo come avvocato, specie negli anni 1376-77.