APPENDICE Raccogliamo in questa appendice alcuni materiali che il compianto autore aveva raccolti per proseguire il suo studio o per documentarne alcuni passi. Quantunque non del tutto ignoti, essi tuttavia potranno servite a chi riprenderà /’ importantissimo argomento. LA RED. I Lettera della Direzione della Biblioteca comunale di Ancona. BIBLIOTECA COMUNALE DI ANCONA Per il prof. Vitaliano Brunetti Biblioteca Comunale Zara. Nel 1513 Ancona spedi a Zara quattro gentiluomini ed essi vi assoldarono Matteo Fortunio, rinomato capitano, il quale venne subito con 600 uomini. Egli si distinse molto: aveva contro di sè Floriano Santoni di Jesi, quello dell’assedio di Firenze e del 1530. Capo delle truppe di Jesi il capitano Vitelli, con 11.000 soldati. Detto Matteo fu anche mandato in Romagna ad assoldare altra gente (principio del 1513). Un Boccavecchia di Jesi, che aveva avuto morto un fratello in combattimento, d’intesa con Francesco Fanciullino indusse certo Fortuna da Cingoli, ad avvelenare il capitano Matteo Fortunio promettendogli 200 scudi. 11 che gli venne fatto il venerdì santo del 1514 mediante veleno mescolato in una minestra di favetta. Fortuna venne impiccato dagli anconitani l’ll maggio 1515. Per quello che riguarda Gian Francesco Fortunio non c'è nell’elenco dei Podestà lasciato da Camillo Albertini, nè trovo il suo nome nelle cronache del tempo e nelle storie posteriori. Abbiamo lacune poiché nel 1532 quando Ancona cadde in potere del papa, l’Archivio storico fu gettato nella Piazza Plebiscito ed incendiato. Coraggiosi cittadini riuscirono a salvare solamente pochi fascicoli.