193 MDXXVI1, MAGGIO. 200 Fu poslo, p,er sier Francesco Morexini, sier Francesco Malipiero, sier Almorò Barbaro sa vii ai or-deni, sier Lunardo Emo proveditor a 1’ Arsenal et sier Jacomo Dolfìn, sier Sebaslian Capello et sier Antonio Morexini patroni all’ Arsenal, una parte, che siano dati ducati 6000 all’Arsenal, videlicet 2000 de prnesenti, il resto ducati 200 alla settimana per comprar spiazuola 1200, ferro per i letti di ar-tellaria miara 40, ducati 500 bordonali di larese, per la galea quinquereme 70, ducati 100 canevi, ducali 2000 diadi per fostagni, ducati 300 cavezi. due. 300 canevazo, due. 300 chiave di larese et bordonali et scalini per le corsie, due. 300 sopracorsie et poslize. Item, archibusi 1000, ducali 1000, Fu presa. Ave: 1G8, 4, 0. Et licentià Pregadi, restò Conseio di X con tutte do le Zonte. 126 1537, die 27 Junii (?) In Rogatis. Serenissima Princeps. Consiliarii. Capita de Quadraginta, Sapientes Cornila, Sapientes terrae frmae. Sono molti debitori de bona summa de danari per conto de dalii non pagali, si de vini come d’altre cose, contra de quali è da far ogni severa provisione, non hessendo da haverli rispetto alcuno, ma dovendo esser facti pagar al tutto, sì per debito della iustitia, come etiam per dar norma che altri non se facino più cosi liciti, et però ; L’ anderà parte, che tutti quelli i quali sono debitori all’ officio delle Raxon nuove; et in altri offi-cii nostri per datii non pagati, siano tenuti haver pagato integramente in danari contadi quanto dieno dar in termine de zorni 15 prosimi, i qual passati, irremissibilmente contra quelli che non ha-verano pagato debbano li officiali de i dicti Offici nostri, solto pena de privation de li offici sui far la execution in li beni, sì mobili come stabili, et etiam nelle persone de essi debitori sia chi si voglia senza rispetto alcuno, sì che cadauno sia astretto pagar cusi ¡usto et honesto debito suo de datii non pagati, come è conveniente nel presente urgentissimo bisogno del Stado nostro. De parte 208 De non 13 Non sincere 6 Da Crema, di sier Andrea Loredan pode- i‘27‘) stà et capitanio, di 24 Mago. Manda uno reporto di uno partito beri da Milano, el qual riporta che Lunedì passalo il Leva stava per cavalcar, nè sapevasi dove; ma che in quello instante sopra-gionsero per posta li conti Lodron, Belzoioso et Torniello, per il cliè cessò l’andata il Leva et insieme stetero per longo spazio nel consiglio. Quello che concertassero non si potè intendere parlicu-larmenle; che persentino però che designono far qualche notabile effecto a nostri danni : perilchè admonisse a star attenti et con li occhi aperti. Bora si persente, che tali soi disegni siano le scoperte pratiche in Caravazio, Sonzino et altri lochi, per il che gli convenirli fare novi pensieri. Che heri matina gionse una posta al Leva, per la quale si vociferò fama di bone nove et che Barbone non era morto, et si sonavano campane per festa ; ma che si tenia che queste fosse rase per captar il castellano di Milano, quale sta pertinaze in non voler ad mettere il Leva se non quando gli vole andare solo, dubitandosi di esser ocelato. Che ditto castellano non sta bene fornito di vittuarie come saria il bisogno. Che heri se impose taglia in Milano per pubblica crida, che qualunque persona havesse ad pagare dui scuti d’oro per ogni cenlenaro di valsente, et che tutti indiferenter pagassero. Si attendeva ad sollicilare la conffibutione per lanzine-chi per farli ussir di Milano, ma che difficile gli era il modo, benché fusse sparsa la voce dovessero ussire ; et hoggi mattina se intendeva che non vo-leano levarsi senza danari. Che è sopita la fama di venir di sguizari et poco hora se gli crede, et ma-giormente vedendo la lentezza de le provisioni de Signori venetiani, pensando non siino per far cosa bona, per il che stano li amici di malavoglia, tanto più insonandosi ogni ora nelle orecchie le bravarie de spagnoli, che pareno voglino subiugar tutto il mondo; et hanno fatto foco et feste grande per il saco di Roma. Noto- in questo zorno, la matina li Procuratori 128*) di le commessarie di cilra canal, elexeno uno avocato con ducati 80 all’ anno, et redutli tutti, ballolati 13, rimase Santo Barbarigo, qual etiam è avocato di Procuratori di la chiexia di S. Marco. Fo balotà di nobili sier Zuan Francesco Mocenigo qu. sier Lunardo, sier Zaccaria Trivixan qu. sier Beneto el cavalier. (1) La carta 126* è bianca. (2) La carta 127* è biaaca.