- 8 — Corfú nel 1835 dall’Alto Commissario britannico Lord Nugent, della quale il Mustoxidi era il collaboratore principale. L’anno seguente il Tommaseo, aspirando ad una cattedra nella Università di Corfù, sperò di ottenerla per mezzo di Mustoxidi. Í1) Anche in seguito il Tommaseo accarezza l’idea di visitare la Grecia, e ne faceva parte al Mustoxidi in una lettera del 26 agosto 1838. Una corrispondenza abbastanza attiva, in parte conservata, fu scambiata fra i due letterati nel 1841, quando il Dalmata attendeva alla traduzione dei canti del popolo greco, che dovevano formare il terzo volume della collezione dei Canti popolari. Non poco merito per questa pubblicazione deve essere attribuito al Mustoxidi, che già precedentemente aveva aiutato il Fauriel e che per il primo aveva avuto l’idea di una raccolta di canti popolari greci. (2) Difatti il Mustoxidi non si limitò a comunicare al Tommaseo libri e pubblicazioni contenenti canti popolari; gli inviò anche canti inediti e l’aiutò a tradurre numerosi luoghi oscuri che al Tommaseo, non ancora del tutto padrone della lingua, offrivano difficoltà per la traduzione in italiano. * * * Dopo una separazione di ventidue anni, i due amici si dovevano rivedere e vivere 1’ uno accanto all’altro quasi per cinque anni. I profughi politici del 49 trovarono calorose accoglienze presso i Greci, che avevano seguito con viva simpatia i moti del Risorgimento italiano, fino a parteciparvi attivamente. (3) Il piccolo regno del re Ottone preferiva esporsi ai colpi dell’inimicizia austriaca piuttosto che negare ospitalità a quelli che erano considerati fratelli. Non meno vivace era la simpatia degli abitanti delle Isole Ionie, allora sotto il protettorato britannico, che già precedentemente avevano accolto i profughi del 21 e del 31. « Qui è notorio, scriveva da Corfù il console austriaco von Eisenach al Cancelliere von Buoi, che Mattioli, e di certo anche altri profughi, ricevono corrispondenza più o meno voluminosa con ogni piroscafo in arrivo da Ancona, Patrasso ecc., direttamente o con indirizzo convenzionale, o spedita per (■) Ibid., pp. 426 e 449; il Mustoxidi occupava allora il posto di Arconte (cioè ministro) della Pubblica Istruzione. (8) Come lo riconosce lo stesso Fauriel, Chants populaires de la Grece,. I, p. Ili; la lettera del Mustoxidi allo Schinas della quale parla il Fauriel, è quella pubblicata nelle Prose Varie del Mustoxidi, Milano, 1821, pp. 215-218. (3) Cp. KEROFILAS, La Grecia e l’Italia nel Risorgimento italiano, Firenze, 1919. Sui profughi italiani nelle Isole Ionie v. specialmente 1’ articolo di Enrico de Guber-natis, Memorie italiane nel secolo XIX, nel volume « Esposizione di Torino 1911 ».