- 30 — presenti ed il timore dell’avvenire. Emilio (') vi avrà dato le mie nuove, come io ho avuto le vostre da lui, ed esse hanno acquistato le une e le altre certa maggiore dolcezza passando per tal messaggere. Ora v invio queste due linee, per raccomandarvi il figlio del S.r Timoteo Tipaldo Cantato, uno de più distinti gentiluomini di Cefalonia. Mandalo il padre a Padova ed a Venezia, e quantunque validissima e sufficiente sia la raccomandazione che seco porta pel nostro Emilio, e pel buon Antimo (2), pure i suoi desiderano che io ancora gli faccia conoscere gli uomini chiari per ingegno e sapere, acciocché gli sieno consiglio e guida negli studj. 11 vostro nome corre primo subito nella mente. Siategli dunque liberale d’ogni accoglienza, e fate ch’egli sia l’esempio vivo di quanto con tanto senno avete scritto intorno all'educazione (3). Così egli accrescerà, spero, il numero di quegl’illustri Cefaleni a’ quali voi colla vostra penna avete aggiunto lode e splendore ('*). Vi abbraccio. 11 vostro Mustoxidi 16. - N. Tommaseo ad A. Mustoxidi ( ) [ Venezia J847] Caro Mustoxidi So quanto il padre del Caritato sia degno di consolarsi dell’unico figliuolo suo; però v’inchiudo la lettera che mi vien di Firenze. E vi ringrazio dell’esservi rammentato di me, che di voi mi ricordo con istima affettuosa e riconoscente. L’Italia non vi dimentica e attende da voi nuove ragioni sempre d’amare e di onorare la Grecia. Mille auguri di cuore [Tommaseo] (’) Emilio Tipaldo, cognato del Mustoxidi. (*) Antimo Mazarachi (1801-1866) allora insegnante nel Collegio greco di Venezia e dal quale il Tommaseo aveva preso le sue prime lezioni di greco. V. su lui T2IT2EAH KE