— 34 — Fatelo fare professore di teologia e direttore del Seminario ; o 1* uno al meno di due. Lo potete anco senz’ essere in carica. Per me non vi chiederò nulla mai ; per lui sì con audacia importuna. Addio di cuore e dite all’ universo mondo che oboli, nè titoli ionii io non chieggo nè accetto perchè sono insieme da meno e da più. 22. - N. Tommaseo ad A. Mustoxidi (*) [Corfù, Giugno 1850\. Caro Mustoxidi Permettete che oltre al Masarachi prete necessario, non pur utile a sollevare a più dignità il clero greco, io vi raccomandi un uomo greco di origine, greco di rito, probo e onorato da Austriaci e Francesi che lo conobbero, di principii temperatissimi, d’indole tranquilla e modesta, dotto di quegli studi che più mancano e che bisognano alle isole : il Milonopulo, esule ed infelice. Sarebbe vergogna lasciar languire inoperoso tale uomo e non saper profittarne. Da voi che lo conoscete e che conoscete Venezia, Venezia chiede quest’ atto di umanità e di giustizia sacro. Anche senza l’Arcontato (nè io certamente ve l'auguro) una vostra parola al Lord addirittura potrebbe assicurargli o la cattedra di fisica, che pur vaca, o l’insegnamento delle matematiche applicate alla nautica. Superflua ogni altra parola ; e spero che queste poche non giungano inutili Addio di cuore Vostro TOMMASEO Ora sento che il M[ilonopulo] ha altre speranze. Vi prego dell’ Epsilon dello Stefano. 24. - N. Tommaseo ad a. Mustoxidi (2) 9.8 del 50. Caro Mustoxidi Da certe mezze parole mi par di raccogliere che taluno si pensi eh’ io mi sia qui ad accattare cattedre ; non so poi di che. Prego voi di bandire e far (') Pubblicata in parte con la data del giugno 1850 nel « Secondo esilio », I, pp. 28-29, ove Tommaseo aggiunge in nota: «Se gli Ionii accoglievano quest’uomo della nazione e confessione loro, gli risparmiavano la viltà che poi fece per ritornare a Venezia, le quali da ultimo lo trassero a morire demente, innanzi che toccasse la terra indecorosamente agognata». Parole ingiuste come appare dal P. S. della lettera, stampato qui, ma omesso, forse apposta, nel « Secondo esilio ». Il Milonopulo già insegnante nel Collegio nautico di Venezia, esule poi a Corfù, aveva nel 1853 elevato una protesta, trasmessa a Vienna, contro il Tommaseo e il Mattioli ; cfr. Zin-OARELLI, p. 367. (2) Pubblicata nel « Secondo Esilio », voi. I, p. 23.