335 MOXXTII, GIUGNO. 336 di qui cifra 6 miglia. Se intende che fanno grandissima provisione di vicluarie per uscire a la campagna. Del ditto, date a Viterbo, a li 12. Ilozi non si siamo mossi di questo alogiamenlo dove venissemo heri sera ; ma dimane se partiremo et andaremo al Bosco, di che ho già scripto, et dimoeremo ivi fin tanto che imperiali usciscano a la campagna, et si vedi quel che vorano far. Per quanto se intende, loro minaliano assai el stato di Urbino, nondimeno fin tanto che non eschino di Roma, non si può far iuditio alcuno de li disegni loro. Fanno ben loro il possibile perussir presto, costringendoli a questo la fame et la peste la qual ogni dì cresce più, et fa tra loro grandissimo danno. Nondimeno hanno poi (ante altre difficoltà, che la cosa non poi andar se non lunga. El signor Renzo è zon-to hozi qui al campo Da Fiorenza, a li 11 ditto. Questi signori ancor non sono resoluli di le gente che hanno a tener, nè de la qualità nè de la quantità, perché vogliono al tutto proceder nel mo- • do pristino nanti che tornassero li Medici, al che è necessario crear un altro magistrato qual si dimanda li IX de la Militia, quali hanno questa cura di praticar el poi condur insieme con lor Signorie. Et fatassi generai Consiglia nel qual se elegerano, et dimane si comincierano a far le pratiche. Et credo che se refaranno le ordinanze di battaglioni .; ma non cussi generali come prima, ma si cernirono 222* dove sono homeni più forti et atti, come nelle montagne et in quelli lochi più dediti a l’arme. Del tuto Vostra Excellenlia serà advisata se non saremo oppressi da li cesarei, qual dubito non siano ognor a le porte. Bavea hauto aviso che ’1 castello é acor- ; dato, él dicono che l’acorjlo è che li spagnoli stiano ne la cinta di sotto del easlello el quelli di dentro, toè d Papa et cardinali, stiano di sopra nel maschio «ino a tarilo che sì scriva a Cesare, et che Sua Maestà habbi chiarito che voi che si faoia del Papa el cardinali quali sono dentro, nella discretione de la qual se mettemo liberamente. Tutti lì altri che vi son dentro, insieme con tutti li soi mobili, sono salvi pagando di taglia 400 mrlia ducali. Qui non se ne ha aviso alcuno del campo. Solo si ha da Siena 4t Luca et per via di mare. Scrissi che non heri l'altro s'era havuto la forleza di Pisa ; hora si alende a quella di Livorno, de la qual sì ha bonissima speranza, et maxime perchè si vede che ’1 reverendissimo Corlona li va caldo, et anche il castellano ha più volte ditto che acordandosi Nostro Signore con li cesarei, resolutamente la voleva dar a questi Signori. Del campo, di VAgnello, data a Viterbo, a di 13 Zugno 1527. Non siamo parliti hozi di questo allogamento, 'perché sguizari quali havevano per servila la ¡paga, iion hanno voluto moversi senza denari ; el cussi sono siali satisfatti, et domani se ne andaremo a lo allogiamento di che ho già serillo molte volte. Il signor duca di Urbino ha proposto in Consiglio che si debba procurar che’l signor Camillo Ursino, qual si mostra ben disposlo a questa impresa, facia una bona testa di gente a Spoleti, el che quando il signor Boratio Baglione possi entrare in Perosa, si 'fornisca Orvieto, Montepulciano et un’ altra terra di senesi eh’ è presso Montepulciano, dicendo che falle queste, losto si potrà andar col resto di l’exer-cilo vagando dove sarà bisogno. 11 parere di Sua Excellentia è piaciuto, el potendosi, sarà exeguito. Lo auditor del signor marchese di Saluzo fu mandato a Firenze a procurar che quelli Signori, da poi che haveano mutalo Sialo, fussero conienti di fare un nuovo appuntamento per dare sicurtà a questo exercito di andare a la defensione de le cose loro. Esso è ritornato hozi, et dice essergli stalo risposto che non voleno far altro apontamenlo; ma che sono per observare inviolabilmente la conventione che fu fatta quando noi eramo in Firenze ; della quale risposta qui non si resta molto satisfatti. Il signor 223 Renzo è parlilo et andato a certe sue terre qui vicine. Il cavalier Casale ancor lui si melle domane in via per Angliterra, et mi ha dello voler far la via di Venezia et di Mantoa per venire a basare la mano a Vostra Excellentia. Il Gran maestro di Rodi, havendo inteso la levata di questo exercito, è partito hozi da Viterbo con zerca 1000 cavalieri de l’Or-dine quali sono seco, et dice voler andare a Cornetto et da Cornetto a Civitavechia, et ivi imbar-•carse per andare dove la fortuna lo guiderà. Pare però che ’I suo disegno sia di andar o in Sicilia o in Provenza. Domani, nel levarse del campo,siaban-donará Toscanella et Viterbo; la qual Toscanella sa-ria stata, sachegiata hozi da francesi se per il signor Duca non gli fusse stalo vietalo, havendo la Sua Excellentia mandalo dentro tre compagnie di fanti