— 365 — donne, alla Svetost Uresna e al Sedeh di recentissima invenzione, è tutta una criminosa serie di delitti contro la verità e contro la storia che si vanno accumulando. Il diacono Maione, per quella Svetost Uresna è già entrato in tutte le enciclopedie e in tutti i dizionari biografici degl’illustri croati. E del Sedeh, appena nato, s è già impadronito un glottologo per studiarne il nome e confermarne l’esistenza al lume di una vana dottrina. Tra poco forse nel Peristilio di Spalato ai lati dell’ombra del mostruoso Gregorio di Nona, saranno erette due altre statue: quella del diacono Maione svolgente un nastro a lettere ciriiliane SVETOST URESNA e un ridicolo fantasma con la iscrizione SEDEH. A questi sistemi hanno bisogno di ricorrere i jugoslavi per costruire una storia croata della Dalmazia, a queste falsificazioni è forza loro ricorrere per popolare di illustri croati il Parnaso della Dalmazia. E se la prendono con noi perchè non li lasciamo fare. Vergogna ! Giuseppe Praga