- 157 — A delineare la storia di tale monastero diede opera, sul finire del settecento, un erudito locale, il notaio Marco Lauro Ruich, che, quale di-sgressione, la inserì in un voluminosissimo e minuziosissimo manoscritto Osservazioni storiche sopra l'antico stato civile ed ecclesiastico della città ed isola di Pago, ossia deli antica Kessa, estratte da diversi autori, diplomi, privilegi et altre carte sì pubbliche come pr'vate e scritte da M. L. R. MDCCLXXVI. L’ opera del Ruich, in dodici grossi tomi, non fu mai stampata, nè altrimenti sfruttata. Si trovava sino al 1845-1846 presso la famiglia Gal-zigna di Pago. Nel 1851 la Presidenza Governativa pensò di servirsene per l’appendice storico-letteraria del giornale ufficiale « Osservatore Dalmata », ma i dodici tomi avevano già allora incominciato la loro odissea di dispersione (*). Oggi cinque ne sono conservati nella Biblioteca del R. Archivio di Stato di Zara, alcuni altri nella Biblioteca della Accademia Jugoslava di Zagabria, altri ancora presso la famiglia Galzigna di Fiume. A mezzo il secolo scorso, dell’uno <> dell’altro tomo si ricavarono copie (‘) 11 14 novembre 1851, l’L R. Capitanato circolare di Zara, dirigeva all’1. R. Amministratore pretorile di Pago questa richiesta: «E a conoscenza dell’Eccelsa Presidenza Governativa, che presso la famiglia Galzigna esiste un inedito manoscritto sulla Storia di Pago dell’illustre paghesano Ruich. Avendo la redazione dell’« Osservatore Dalmato » la plausibile intenzione di versare nell’ appendice del suo foglio anche sulle cose dell’ isola di Pago, devo interessarla di volermi far ottenere per qualche tempo il detto manoscritto, facendo in uno sapere alla nominata famiglia che in tale incontro non si mancherebbe di far un cenno onorifico dell’ autore Ruich, e che in ogni caso le si restituirebbe quanto prima il manoscritto stesso ». A tale richiesta il 17 novembre il pretore di Pago rispondeva: « Appena ricevuto il riverito decreto.... non ha mancato il devoto sottoscritto di far parola alla famiglia Galzigna relativamente all’ inedito manoscritto sulla storia di Pago dell' illustre paghesano Ruich. La famiglia Galzigna possedeva infatti quel manoscritto che componevasi di 12 volumi in formato grande, legato in pelle, ma nell’anno 1845 o 1846, col mezzo dell’in allora Aggiunto Percettore di qui, Gliubich, lo diede a prestito al fu prefetto ginnasiale Brosovich. Questi non lo ebbe più a restituire e lo portò seco a Trieste, ove vuoisi sia passato fra gli estinti. La famiglia Galzigna non si attrova perciò più in possesso di quel manoscritto, ed oltrecchè ignora gli eredi del predetto signor Brosovich, ed i passi che dovrebbe fare pel ricupero dell’opera suddetta, è dolente di non poter per tale motivo incontrare le ricerche dell’ Eccelsa 1. R. Presidenza Governativa. A tale risposta, data al devoto sottoscritto, essa anzi aggiunse la preghiera che 1’Eccelsa Presidenza si degnasse d’interporsi verso chi spetta a Trieste, onde le venisse procurata la restituzione dell’opera di cui si tratta». Biblioteca Paravia, Zara, Atti politici, ms. 23193, anno 1851.