— 360 — Di essere «grandi» in verità non avevamo sinora mai pensato. Il Barada invece incomincia a persuadercene. Poiché, se egli si è mostrato severissimo recensore del nostro Scriptorium, altrove ci ha reso tale onore da farci addirittura montare in superbia. Abbiamo qualche tempo fa ricevuto il ricco L volume del «Vjesnik za arheologiju i historiju dalmatinsku », che reca la data del Natale 1932, ma che fu finito di stampare e licenziato nella primavera successiva. A pp. 157-198 vi abbiamo trovato un suo lavoro dal titolo: « Dinasticko pitanje u Hrvatskoj XI stoljeca » (Il problema dinastico in Croazia nell’ XI secolo). L'argomento ci interessò perchè a varie riprese lo avevamo trattato anche noi e imprendemmo la lettura di quelle pagine con viva e curiosa attenzione. L’autore assumeva il tono dello storico che affronta e risolve problemi fondamentali, mai da nessuno intuiti nè toccati. Esigeva ammirazione per la sua bravura e genialità. Noi però delle sue doti e del valore del suo lavoro non eravamo affatto persuasi. Ci pareva vagamente, parecchi anni prima, di avere detto le stesse stessissime cose recensendo in questi «Atti» la Povijest Hrvata del Sisic e, più tardi, scrivendo nell’«Archivio storico per la Dalmazia» ampiamente su La traslazione di San Niccolò e i primordi delle guerre normanne in Adriatico, ma di averle dette molto più alla buona, molto modestamente, forse troppo se il Barada non si degnava nemmeno di ricordarci. Riprendemmo in mano i nostri scritti, li confrontammo con gli eureka del Barada, ed ecco il ben di Dio che ne risultò : Praga : «Atti», II (agosto 1928), pag. 234: Tutto il capitolo della «Povijest» che riguarda il re Slavizo non ha ragione di esistere. Questo re, secondo noi, va cancellato dal novero dei re croati. Barada: «Vjesnik», L (Natale 1932), pag. 183: Tutto ciò che sinora si è scritto..........secondo quanto abbiamo constatato (!) di Slavizo, è una pura congettura senza alcun fondamento. ibidem : Fu nel 1666 che Giovanni Lucio, avendo trovato nel protocollo di un documento zaratino del novembre 1075, la caratteristica datazione: « ea tempestate qua comes Amicus regem Croacie cepit», e non trovando in questo tempo documentati altri re (Cressimiro era morto nel 1073) di terre croate se non uno Slavizo ricordato due volte nel cartulario del monastero spalatino di San Pietro in Selo, argomentò che proprio questo Slavizo fosse stato fatto prigioniero. Da allora la congettura del Lucio si trascina di storia in storia. ibidem, pag. 180 : Cosa strana veramente, ma veritiera (datano) in base a nessun documento, ma unicamente ed esclusivamente su una arbitraria congettura del Lucio il quale dice : (Cita il passo del Lucio da noi riassunto). Ecco su quali solide basi riposano tutti i dati e l’epopea della nostra storiografia intorno a Slavizo 1 II Lucio ha trovato che c* era un certo « Slavizo rex », e vedendo nei documenti una lacuna dal 1073 al 1075, egli semplicemente ve lo ha cacciato. E può questa congettura sostenersi ?