— 323 — vincia », o «distretto», e notiamo a pag. 110, certamente per errore di stampa, «cheimo« in luogo di «Cheimo». Tirando le somme, questo del Cremosnik è un lavoro mancato. Mancato come disegno e non certamente rassicurante come esecuzione. Coloro che se ne varranno debbono stare molto in guardia. Degli « Acta Cancellarne et Notariae » dell’ Archivio di Ragusa auspichiamo una edizione integrale, che possa servire ugualmente al diplomatista e allo storico, sia specchio del funzionamento della cancelleria del comune e rifletta la vita medioevale di Ragusa nella sua pienezza. Auspichiamo soprattutto una edizione scrupolosamente e diligentemente curata da un buon paleografo, del cui lavoro ci si possa fidare. G. Praga Codex diplomaticus regni Croatiae, Dalmatiae et Slavoniae, edidit Academia scientiarum et artium Slavorum meridionalium, collegit T. Smiciklas, digessit dr. Marko Kostrencic, voi. XV, diplomata annorum 1374-1378 continens. Zagabria, 1934, 8°, pp. VII - 556. Dopo un intervallo di diciotto anni esce, finalmente, un altro volume dell'amplissimo Codice diplomatico del regno di Croazia, Dalmazia e Slavonia. che, incominciato a pubblicare nel 1904, grazie all' infaticabile attività di Tade Smi£iklas, era continuato ad uscire negli anni successivi con meravigliosa celerità di ritmo, raggiungendo nel 1916 il XIV volume, e rivelando un’ingente quantità di atti e diplomi dal 1101 al 1373. Pareva che a quest’ anno la pubblicazione ne dovesse rimanere interrotta, anche perchè l’unita politica che esso aveva voluto storicamente rappresentare e politicamente preparare, trovò, nel corso degli avvenimenti politici del dopoguerra, una diversa e più lata pratica realizzazione. È un po’ quindi questa pubblicazione una sorpresa, e, francamente, una sorpresa molto lieta anche per noi. Nulla di nuovo v’ è in questo XV voi. da segnalare circa il disegno, il modo e la tecnica della pubblicazione. Esso segue in tutto le orme dei volumi precedenti, particolarmente dei più tardi, nei quali, sia come collaboratore, sla come solo editore dopo la morte dello Smiciklas, interviene il Kostrencié. Una breve prefazione nella quale sono indicate le fonti edite spogliate (pp. I-VII), 309 documenti dal 1 gennaio 1374 al 31 dicembre 1378 preceduti ciascuno da un breve sommario in croato e seguiti da molto rapide indicazioni bibliografiche o archivistiche (pp. 1-421), la serie dei sommari in latino (pp. 423-441), un indice delle cose — index materiae — (pp. 445-489) e un indice dei luoghi e delle persone — index nominum — (pp. 491-556). Si è molto, e spesso giustamente, criticata l’opera dello Smiciklas, addebitandole fretta, disformità, imprecisioni diplomatiche e paleografiche, negligenza In tesi generale noteremo che, pur non essendo questo volume immune dai suaccennati difetti, esso è molto migliore dei precedenti. È evidente un maggior studio di correttezza e una più sollecita cura di presentare, anche esteriormente, il documento in una veste dignitosa e precisa. Eliminare del tutto i difetti era all’ editore impossibile, ove si pensi che il materiale qui edito è stato tutto raccolto e trascritto molti anni fa dalla schiera dei frettolosi e spesso empirici ed impreparati lettori (non osiamo dire paleografi) che con lo Smièiklas o per lui lavorarono negli archivi di Zara, Spalato, Ragusa, Budapest ecc. Le correzioni e i miglioramenti che soltanto dal buon senso, o da una certa cultura, potevano essere suggeriti all’editore (il K. è storico del di-