319 MDXXVlI, GIUGNO. 350 però che hoggi si è pagalo il pane 3 soldi la libra, et anche non se ne poteva haver per danari. Lo allogiamento designano fare sul senese, lontano de qui cercha 8 in 10 miglia, di là dale Chiave. Doman li maestri del campo andarano a vederlo, et trovando a proposito, post dimane si levaremo. Non è in lullo il mondo la pegior banda di quella dove al presente si Irovamo. I1) Del campo, del Pixani et Vituri, di 9, tenute sin IO. Come il di seguente si doveano levar con li exercili, et venir ad alozar a Aquarosa, 3 mia vicino a Viterbo. Scriveno esser giolito in quella bora, venuto di Roma, el signor Horatio Raion et il signor Alexandro Farnese condutier nostro, vieneno di castello. Conferma lo acordo fallo come per le altre, el che loro sono liberi, et é come per le soe dì beri scrisseno; ma quel capitolo di reuieter Medici in Fiorenza, par non sia slà posto. Il qual Horatio voria haver soldo dilla Signoria nostra ; el qual acordo dice io concluso adì......ltem, scrive esso Pixani, haver hauto lettere da suo tìol Cardinal in conformità di lo acordo fato; et par dagino 7 ob-stagii ali cesarei, li quali sono questi qui sodo nominati zoè : Le arzivescovo dì Pisa Bertolino fiorentino Lo arcivescovo Sipontino nipote del Cardinal di Monte. Lo vescovo di Verona olim Datario, zenoese. Lo vescovo di Pistoia nepote del Cardinal Santi Quattro, fiorentino. Domino Jacomo Salvialì, domino Lorenzo Redol-phi, et domino Simon Ricasoli tulli fiorentini el rìchissimi. Ei per lettere del proveditor Pixani a sier Zuanne suo fiol, se intese di la morte di sier Bi-ronimo Lippomano fo dal Banco, qu. sier Thomà, padre del vescovo di Bergamo. Era preson di spagnoli con taia ducati 1500, et par sia morto di peste adì primo di questo. Itevi, l’arcivescovo Marzelo di Corfù, qual era prexon di spagnoli con taia ducali 1100, havendo mandalo uno (rombeta in Roma per il rescalo; par non sì trovi. Si dice è slà mandato a Napoli, tamen si ha è pur in Roma. Item, scrive essi Proveditori zenerali, che il Viceré era partilo di Roma et andato in reame (i) L» carta Sii* è bianca, avanti seguisse 1*acordo del castello. Che il Cardinal Colonna era ammalato di fluxo ; Zuan di Ur-bina era ammalalo etiam, il principe di Orangìe fu vero che fu ferito, ma stava meglio el varìva. Adì 14. Fo lelere da mar del Zanle eie. non 511 de importanlìa. Vene ì’oralor di Milan, ave audientia con li Cai di X; credo il Duca habbi intelligenlia in Milan. Vene l'orator di Ferara, dicendo haver lettere dal suo signor Duca come é ancora a Modena, e mette sesto a quelle cose, el poi è stà solto di altri. Banno fatto conto esser stà morti di quelli di Modena da morie violenta più di 400 ; siché va melando bon sesto de lì eie. Nolo. In questa mattina, fo una grandissima pressa in Fontego a Rialto, perché a San Marco non era farina di gran grosso, adeo non si poteva entrar, et si usava stranie parole, che Io andai per comprar, el con gran stento ne havi mezo ster per lire 5. Val di gran menudo lire 13, et di gran grosso lire 10, sì che non era questa malina in tutti do ii Fontegi stara 900, et fo svudato subito, maxime lagrossa; cosa di grandissima importanza. Ma è da saper, sono stare 8000 molili, ma per aque che à roto prima non si potè masenar. Unde è slà mandadi do Provedidori a le biave fuora, l’uno sier Bernardo Donado in Sii, et sier Polo Bragadin in........per far venir farine con barche picole, et svudar lutti i molini ; ma zonte, per il secho non polene venir. Et più, questa malina sul tardi ne, zonse alcune barche con farina, le qual per il ponte fato a San Vido sul Canal grando non po-teano passar per andar a Rialto a diseargarle in Fontego, unde fo tanto falò che le passò, et alcune fo discargale. È bon doman è San Vido, et Dome-nega è festa. In questo mezo zonzerano farine. Da poi disnar fo Conseio di X, con tulle do le Zonte. Da Lodi, di sier Domenego Contarmi prò-veditor generai, di 12, hore una. Fono lettere di la disobedienlia di sier Andrea Loredan podestà di Crema che non li voi mandar pan in campo, nè li ha valso scriverli, et però si provedi. Item, come è pocha ubidientia in campo, et si mandi danari. Il Duetia sarà adi......a Sonzin. Scrive beri andò fuora alcuni capi di slralioli con cavali 15, et havendo fato un grosso butin, par che villani del paese li tolseno il butin ; tamen par habbin» ama-zato uno tbesorier qual andava a pagar certi fanti,