- 362 — PRAGA, Archivio, f. 65 (agosto 1931 ), p. 242 n. 3 : In « Atti e Memorie avevamo negato che questo re fosse Slavizo e congetturato invece che si trattasse di Stefano, contrario al movimento della riforma. Le nostre congetture sulla evoluzione del titolo di iudex in rex hanno trovato magnifica conferma nelle indagini di N. Jorga, Di alcune formazioni popolari romane nel Medio Evoy in «Studi Medievali», N. S. Ili (1930), pag. 72 segg. Confessiamo che, sin da allora, escluso in ogni modo Slavizo, prima che al duca Stefano, avevamo pensato a Cressimiro. Ma ce ne distolse il fatto delle sue buone relazioni con i benedettini. Ora però che abbiamo assodato che Cressimiro fu decisamente antiromano e che, come prossimamente dimostreremo, quelle donazioni sono dei falsi, crediamo che l’imprigionato fosse proprio Cressimiro. A proposito di alcune di queste scoperte egli vuol far credere di averle desunte da un documento sinora inedito, e da lui scorrettissimamente pubblicato, proveniente dal cartulario delle Tremiti. Quel documento, all'infuori di quanto noi avevamo già assodato, non gli ha detto niente, proprio niente. Tutto ciò che egli vanta come scoperte sue lo ha rubato a noi. E tutto ciò che non ha rubato a noi è così grottescamente architettato da suscitare compassione. Come si vede il Barada non aveva tutti i titoli per essere proprio lui a disilluderci in fatto di priorità nostra nei confronti del Lehmann, nè, tanto meno, per assumere il ruolo di illuminatore della opinione pubblica sulla serietà del nostro lavoro. Piuttosto che a quelle di Baiardo, cavaliere senza macchia e senza paura, le sue virtù sembrano somigliare a quelle di Marko Kraljevic che, introdottosi nella casa della sposa di Filippo il Magiaro, le sfila e le ruba le collane e poi la percuote. Altrove questi gesti potranno essere ammirati e il Barada anche celebrato in una narodna pisma. Da noi per questo procedere esistono definizioni che il rispetto di questa pubblicazione ci trattiene dall’ esprimere. * * * Ma non è vero che il Barada ci abbia sempre e dappertutto saccheggiato. Egli ha anche un altro lavoro, un lavoro dove si è limitato a rubarci solo qualche idea centrale, ma nel quale ha messo anche qualche cosa di suo. Questo suo secondo lavoro è intitolato Episcopus Chroatensis ed è pubblicato in «Croatia Sacra», a. I (1931), fase. 2, pp. 161-215. Che cosa può aver prodotto un tipo della onestà e della preparazione del Barada? Che fini può aver avuto il suo lavoro? Quale scuola, quale maestro, Barada, ibidem, pag. 186 : Il re croato, imprigionato può essere soltanto Pietro Cressimiro. (E dopo pocof nuovamente, in caratteri spaziati). Codesto re imprigionato può essere soltanto Pietro Cressimiro.