565 . mdxxyii, falte per li iusti et sapientissimi maiori nostri secando le exigentie, tutte a fine che de li honori et beneficii publici havesseno a parlicipar li nobili nostri, et le provisione, come procedute da reai, sincera equità, sono sempre passate cum grande universa! satisfactione. TJnde vedendosi al presente esser molto augumentati il numero de gentilho-meni nostri, de sorte che si comprende seguir ine-qnalità grande circa lo andar a capello in questo Malor Conseglio, quando per uno solo che vada in ellectione sono proibiti tutti li altri de quella ca-xada de poter andar a capello, se ben non li hanno coniontion de sangue nò de affinilà propinqui; il proveder adonque a tale inconveniente per far equalità fra tutti serà una de le provisione conforme a quelle che sempre hebbero insite et naturale li optimi maiori nostri. Et però ; L’anderà parte, che salve et reservate le altre parte et ordeni nostri al presente non repugnanti, per auctorità de questo Conseio sia statuito, che de coetero, quando uno de qual se voglia caxada tocherà ballota d’oro al capello de mezo et anderà in electione,. quelli che si cazasseno con lui per la consanguinità et propinquità limitate da le leze nostre, non possino più andar per quella volta a capello ; et li altri veramente de la medesima caxada che non si cazasseno per propinquità ut su-pra, possano andar a capello et in electione. Et aziò che quelli de una medesima caxada non se balotino l’uno l’altro in algun luogo, che saria contra la forma de le leze nostre, sia dechiarito che non possa intrar più de uno de una instessa caxada in una medesima electione. Et se per caso nel tempo de la prima electione tochasse ballota d’oro al capello de mezo più de uno de una instessa caxada, il secondo che locasse se intendi intrar in la secunda electione, et cussi successive ne le altre electione; ita che per forma alcuna non possi intrar in una medesima eledion più de uno de una instessa caxada. Ne le ballotation veramente, in questo et in ogni altro Conseglio, ultra li parenti coniuncli per consanguinità et affinilà, cazar se debbano tutti di la caxada cornò al presente si observa per la forma de le leze nostre. Dechiarando etiam, che ne l’andar a capello ne le crealion de li Serenissimi Principi, et cussi ne le electione che si fanno nel Conseio nos\ro di Pre-gadi, non se intendi per questa esser facta altera-tion alcuna. luglio. 566 « Numerato Consilio fuerunt 1593. Prima — De parie 788 Seconda — De parte 795 Terza — De parte 797 Quarta — De parte 796 Ser Daniel Mauro, Consiliarius. Ser Franciscus Callo et Ser Nicolaus Orioni, Capita de Quadraqinta. Non volente se impedire sor Marino Pisano tertio Capite de Quadraginta. Voleno, che per li molti et imporlanlissimi re-spedi per conservalion del pacifico et quieto viver de la República nostra, al che cum ogni accurato studio et vigilantia hanno sempre insudalo li santi progenitori nostri, tratandosi maxime de inlerom-per et alterar uno ordine observato continuamente per mille et più anni, che’l se babbi ad perseverar cum la forma et modi consueti, come fin hora è stà observato. Prima --- De parte 788 De non 9 Non sincere 7 Secunda --- De parte 791 Non sincere 9 Terlia --- De parte 792 Non sincere 3 Quarta --- De parte 796 Non sincere 3 Nicliil captum. Die ultimo Julii 1527. In Maiori Consilio. Ser Petrus Bragadeno, Ser Benedictus Delphino, Ser Antonms Gradenico, Ser Daniel Mauro, Ser Franciscus Marcello, Ser Aloysius Michael, Consiliarii. % 374* Ser Franciscus Callo,