70 in cui ella sfoga il proprio cantando il dolore di Saffo, questi luoghi si levano a tutta 1’ eccellenza della tragica o della lirica musa. Naturale, e non meno leggiadra, è quella invocazione al bucintoro, come naturalissimo è il senso e il desiderio di vederlo un’ altra, un’ ultima volta, prima di lasciare la vita ; e se il Petrarca potè cantare : Passa la nave mia colma d’obblio, non so perchè al Cabianca non si dovesse condonare la sua Nave di speranze piena ; di speranze, poiché non si vuole dimenticare che s’era già combattuto ad Agnadelio, e qualcuno, dopo que’ fatti, pensava. Certo, lo stile per tutto non serba l’indole del tempo, la tinta coni’ ora direbber locale : qualche frase e qualche modo non hanno 1’ impronta del cinquecento, sono moderni, francesi forse ; ma, oltre che i casi son rari, il Carrer, in questa stessa sua Gaspara Stampa 1’ ha detto : « le abitudini del proprio secolo « non tutte deporsi, anche quando la passione « parla più ingenua, cosi s’intrinsecano esse « nel proprio cuore e in tutti i suoi alletti. » Il dramma fu per la prima volta rappre-