601 udxjcvii • Marzello capitanio di le bastarde. Et balotadi sier Agustín da Mulla et sier Zuan Moro qu. sier Antonio, rimase sier Zuan Moro. Fu posto per lutto il Collegio una parte, che domino Andrea Mauresi cavalier, stato governator di la Stratia in Cypri, qual ha con se cavalli 40, li sia azonto cavalli 18 di stratioti venuti di levante, et vadi in campo, el gode la provision ducali 20, li sia azonto 5 al mexe, si che babbi 25 per page a r.ixon di page 8 a l’anno a la camera di Vicenza. 166, 12, 3. Fu posto, per sier Alexandro Zorzi proveditor sora il colimo di Alexandria, una parie di far provision per saldar il colimo di Alexandria qual é debito a interesse ducali 8600, apar per lettere del Consolo nostro di 22 Zener però sia scritto al Consolo, che al zonzer di le presente galìe capitanio sier Bertuzzi Contarmi, elezi 2 seradori, apresso de li quali tre detrati, li salarii et spexe di danari, di P una per 100 ili P inlrade di le merze di le presente galìe, il sorabondanle pagi il debito comenzando da mori, et fazi far le stime di tulle specie, zoie, robe, cambi dal capitanio sier Filippo Grimani in qua, et quello locherà pagi in contanti, sotto pena gròssi 18 a oro per ogni sarafo di maidini da scontar in le 3 per 100. 137, 16, 5. Et licenliato Pregadi, restò Conseio di X con la Zonta. 400 Di Benedetto Agnello, date al campo di la lega presso Pontenovo sul Tevere, al li 2 di Avosto 1527. Due lanzchenechi del campo imperiale, quali erano andati a Todi credendo che quella terra fosse in libertà loro, sono siati destenuti clal signor Zorzi Santa Croce, et mandati qui al campo. Bavendoli il signor Duca inlerogati del numero de le fantarie loro, el che cosa pensano di fare, hanno resposto che per il vero non passano da diece in undeci mi-lia Ira spagnoli et lanzinech, zioè 7000 lanzenechi, el da tre in 4000 Ira spagnoli et italiani; et che il pensamento loro per adesso non è in altro che in procurare d’esser satisfatti de li avanzi loro, dicendo che lanzinechi deveno haver tre page, et Gn tanto che non siano satisfalli non sono per fare cosa che li sia comandala. È morto di peste un ragazo del signor marchexe di Saluzo che li aiutava a vestir, per il che sua signoria s’è ridutla allo allogamento del signor Federico Gonzaga, et ha bandito da se tutti li suoi servitori, et si fa ser- agost*. 602 vire a quelli del ditto signor Federico. Le zenti che sono in Todi, hoggi sono ussite alla scaramuzia conira il conte Pietro Maria di Bossi el signor Alexandro Vitello, quali hanno saputo così ben fare, che hanno conduito alla trapola el fallo pregione il capitanio Bino Signorello da Perosa che sta a soldo con la Signoria di Venelia, con zerca altri 20 cavalli ; et li prefati signori non hanno preso alcuno di suoi, ancor che la scaramutia sia stala grande, el habbia durato un gran pezo. Questi signori mandano questa notte da 800 fanti et una grossa banda de cavalli alla torre di Salilo Andrea, distante de qui olio milia, per destruirc il signor Galeotto Baglione, qual se dice haver pratica et in-lelligenlia con imperiali. Del ditto, date ivi, adì é Avosto. Li fanti et cavalli che scrissi non beri l'altro, andorono alla torre di Santo Andrea, el fu mandato capo' loro Zanino Albanese. Nel .presentarsi alla (erra li fu fallo contrasto, el Ira da un canto et da l’altro morirono da cinque buomini; per il che s’era deliberato condurli P artellaria, et fare una batteria tanto grande che si potesse dare lo assalto. Il che intendendo, il signor Galeolo si rese sopra la fede del signor duca di Urbino ; et facendolo Sua Excellenlia condurre hoggi qui al campo, il signor Horatio è andato ad incontrarlo, et lo ha ama-zato in mezo di la compagnia di Zanino Albanese. Al quale se dà gran calunnia che habbia tollerato che nanli li ochii suoi sia fallo una cosa simile ; et tanlo più che il signor Boratio non haveva seco più di 12 cavalli, et non li bastò l’animo de dirli pur una minima parola. Voslra signoria si può pensare di quanto dispiacere sia stato questo alto al signor Duca, che un zentilhomo sia sialo morto sopra la fede sua, che in vero si trova di tanta mala voglia che non se potria dir più. Nondimeno, anchor che Sua Excellenlia si tengi mollo iniuriala, penso però che la si aceomodarà alli tempi, el che la non farà per adesso altra dimostralione di questo caso, bes-sendo maxime al presente le cose di Perosa de la imporlantia che sono al servitio di la lega. Beri il signor Federico da Gonzaga fu mandalo a Perosa per indur il signor Gentile Baglione ad uscire di quella terra el venir qui in campo, over andar ad babitare a Firenze, over in qual altro loco più li piacesse sul stato di Signori fiorentini, fin tanto che le cose starano nel termine che sono. Non volendo lui consentire di uscire di Perosa, il