106 timento della teatrale finzione ; e com’ e’ vide uscire, in sonno, dalla capanna la disgraziata sonnambula, e mancarle di sotto il ponte, die’ in un grido di paura e pietà, come a vera sciagura. Anima candida e primitiva, che fece ridere del suo candore tutto il teatro ! Il conte, 1’ Orlandi, che rivede que’ luoghi ameni, e fa al popolo la lezione del sonnambulismo, non magnetico, come il sig. C. . . i, ma naturale, è una brava persona, dotata d’una voce eccellente, e'di non men bella presenza, ma d’un portamento e d’un metodo, a’ quali, in coscienza, non si possono attribuire le predette due qualità. Nulladimeno, s’ ei non abbella, non isconcia, come qualche altro, che assai leggiadro e gentile miseramente stuona ; mentre altri stuona orrendamente, cioè dalla prima fin l’ ultima nota. E pensò farsi cantante ! Vocazioni sbagliate. Ad ogni modo, la Sonnambula col Carrion e 1’ Ensler, aspro nome, ma dolcissima voce, è un bocconcino assai ghiotto, e potrebbero, a tutta ragione, in una vicina Provincia, invidiarcelo, eglino che non hanno, come noi, sì monda la pesca.