121 cuta, senz’ alcuno sensibil distacco, e con sorprendente purezza di suono. La Virginia sonò le Rimembranze ài Bellini, fantasìa d’Artot, sopra motivi del Pirata e della Sonnambula, che colla natia lor soavità porsero alla bella sonatrice il destro di spiegare tutta quella dilicatezza di sentimento, quella finezza di stile, che sono 1’ impronta del suo talento. 1 maestri ne diranno i particolari, e i mezzi stupendi da lei adoperati. La Carolina, per parte sua, produsse una Fantasia d’ Allard, tratta dalla Figlia del Reggimento. 11 brio, la passion, 1’ entusiasmo, che dominano la giovane e spiritosa artista, si parvero qui più ancora che nell’ altro concerto, quantunque in esso pur assai si lodassero. Dir non si può a pieno 1’ energia e insieme la dolcezza di quell’ arco, che nel peregrino suo tocco si direbbe unito alle corde e far un tutto con esse, così nitida, pura, vibrata ad un modo, n’ esce sempre la nota, sia negli adagii e ne’ passi piani, che ne’ più difficili e arditi. S’ ammirò in ispecie, nelle sue variazioni, un giuoco arrischiatissimo, e pur sì bene riuscito, di doppie d’ ottava, ed altrove un suon di flautini della più perfetta imita-