118 Tutti, s’intende tutti quelli delle prime parti, furono egualmente graditi. Ma, per dir di qualcuno, il Varesi non poteva cantare con più drammatico accento e maggior passione il bel parlante, che precede il duetto con la donna nell’ atto primo. Quel medesimo accento, unito a sommo magistero di canto, si notò pur nel duetto, massime a quella toccante cantilena : Veglia, o donna. L’arte, il fiiio.artifizio, possono ben valere la robustezza della voce, la quale, s’è il primo requisito de’ banditori, non jb il solo merito de’ cantanti. Qui, e più ancora nelle variazioni che seguono, l’Ensler adoperò quella rara finitezza di esecuzione, eh’ è suo particolare talento. Ella, per verità, troppo non si vauove, non si scalda, ma eccellentemente eseguisce. Ha un trillo superbo, e modi eletti, squisiti. Quella soave ispirazione della romanza : Tutte le feste al tempio, acquistò dal suo labbro e dal suo puro artifizio soavità, ancora maggiore, e il duetto che la segue, quello sfogo del lungamente trattenuto furore del padre, dell’ uomo che si sente tocco ed offeso nella parte più viva dell’ anima, in ciò che al mondo ha solo di caro, porse nuova occasione al Varesi a spiegare se non