25 Y. La serenata di giovedì E QUALCHE ALTEA COSA (*). I forestieri non vengono, e noi ci divertiamo fra noi. Giovedì sera ebbe luogo, come dicemmo, la prima serenata sull’ acqua ; e s’ e’ sapessero quale spettacolo gradito e delizioso pcrderono, si morderebber le dita, e farebbero tosto fagotto. Non si vede altrove ciò che a Venezia si vede. La luna, quella nostra luna, per cui va sì pazzo il sig. Rovani, che fin la trova diversa da quella degli altri paesi, la luna splendeva pel cielo in tutta la pompa del pieno suo raggio, e un ventolino leggiero, soavemente l’aure rinfrescando, mutava ne’ tiepidi fiati della primavera il bollente ardor della state. Tratti dalla dolcezza dell’ aere e dagl’ incanti della stagione e de’ siti, correano il Canal Grande in numero insolito gondolette e battelli ; il popolo, oltre 1’ usato frequente, incontro all’ aspettato diletto si calcava in (') Gazzetta del 13 luglio <857.