63 molarne la vana e sterile curiosità. Ei, fa un’ opera di euore, non di futil trastullo. E’ convien mettersi da questo lato per giudicare il suo lavoro. Il Cabianca scelse un nobile e pietoso soggetto : una donna di gran mente e gran cuore, la quale, irradiata di tutti i pregii della bellezza e dell’ ingegno, circondata dalla luce della poesia, vide il mondo a’ suoi piedi ; solo non potè vincere un cuore,, in cui aveva mal collocato il suo affetto, e ne muore : Gaspara Stampa, in fine, che le immaginose e appassionate pagine del Carrer resero anche più famosa e, quasi direi, popolare. Alla storia, per sè stessa sì drammatica, poco aggiunse il poeta. Tutta la favola s’ aggira nelle speranze, nella misera amante suscitate dal subito ritorno di Collaltino, il tiranno de’ suoi pensieri ; nelle sorgenti paure del dubbio quando agli strani suoi modi in lei entra il sospetto non affievolita o spenta in lui sia 1’ antica fiamma ; nella disperazione, infine, quando il sospetto diventa certezza, ed egli le manda di dimenticarlo. Fuor della storia, non ha che il pittor Cesarino, in cui si figura forse quel Contarini, eh’ è dal Carrer