188 è ancor nulla a paragone dell’ anima, del sentimento, che informano i suoni, quasi dissi, il suo canto. Ei sonò due pezzi, fra gli atti della commedia : il primo, tutto di sua composizione ; il secondo tratto da varie melodie della Sonnambula, ed egualmente da lui composto. In tutti e due con istupor s’ ammirarono la somma e toccante espressione degli adagii, que’ suoni flautati, e sì puri, quella ferma, severa intonazione, tanto più sorprendente, che la nota e le involute e difficili sue forme sono da cercarsi in sì vasto campo. Nei canti del Bellini, pareva, alla lettera, che da quelle corde uscisse la parola, e nessun baritono, nè nessun soprano mai dissero più soavemente, più potentemente : Cari luoghi io vi trovai ; Ah ! non giunge, uman pensiero ! Il contrabbasso illudea, pareva cantarle. Il brio, la vivacità degli allegri, que’ passi ad ogni altro arco impossibili, nè da altri intesi, non sono da dirsi : manca la frase a figurarli ; ma 1’ effetto fu straordinario : tanto che dell’ ultimo pezzo si chiese fino la replica. E il sonatore gentile ricomparve, e diede in cambio, cosa anche più maravigliosa, il Car-