40 valli, e le valli mutano in monti, disseccano o fanno comparir le sorgenti. Il sig. Fisola comperò, non monta a qual prezzo enorme,. 150 L. A., la spiaggia del mare ; al mare propriamente non disse : Ritirati, ma ne incatenò i furori, e lo costrinse a ricever nel seno i suoi pali ; s’intascò le sabbie e le dune, e, portando su loro il livello, le ridusse a vasta ed eguale pianura, ci recò e divise in ben disegnati viali non so quante migliaia di piante,, che, ad onta di Borea o di Greco, manderanno un di larghe e fresch’ ombre, dalle spume del mare irrorate. Il luogo ermo e solitario cambiò in villa amena e dilettosa ; e Venezia ha un luogo di delizie di più. Su que’ pali, che abbiamo testò ricordati, di sopra all’ ultime onde, che or lambiscono, or flagellan le sponde, s’ alza 1’ elegante edi-fizio, ideato dall’ immaginoso pensiero del Ca-dorin, e eh’è la stanza dei bagni. Non osiamo chiamarlo la Terma, pel superbo significato della parola : quella terma è ancora di povero legno, il pennèllo fugace vi finse la salda opera della sesta e dello scalpello ; ma egli non resisterà forse agl’ impeti del vento e de’ flutti. Euro e Noto, nelle invernali lor rabbie, lo