187 barazzo di chi comincia, e non ha ancora grand’ uso dell’ arte, mostra bellissime disposizioni. Per questa unione, questo bell’ accordo della Compagnia, le sue rappresentazioni sono sempre prodotte col più buon effetto, e s’ ella non si loda sempre di molti viglietti, ben sempre si loda di moltissimi applausi. Il merito è una cosa, un’ altra la fortuna. XXII. Accademia del Bottesini all’Apollo (*). Noi 1’ udimmo, fummo testimonii dell’ immenso entusiasmo, ch’ei suscitò nel teatro, e appena crediamo a noi stessi. Il Bottesini è tal meraviglia, che 1’ eguale nou si vide prima e non si vedrà forse poi. Ei domò il più ribelle strumento, piegò il rude e cupo suono del contrabbasso a’ modi del violino soave ; e il maneggia e lo sforza colla facilità del più lieve e agevol strumento. Non appar la fatica, e non si comprende il sublime artifizio. E tutto questo, il prodigioso meccanismo, (') Gazzetta del 9 luglio 1858.