23# la cabaletta ; s’ applaudì 1’ aria del soprano : Un grido io sento Sonar per l’ onda. E in effetto la Ruggero Laura, che ne sostiene la parte, A laide, è una cantante piena d’anima, di fuoco, posseditrice d’ una voce intonatissima, estesa, di non gran volume, ma di moltissima forza, tanta da fender 1’ udito, che non so coni’ ella ci possa resistere. Si coronò d’applausi sino la famosa aria, che ben per sè lo meritava, Meco tu vieni, o misera, ma che il Mancusi, il quale, come dicemmo, è un po’ incomodato, cantò con una tale comodità di tempo, e prolungamento di cadenze, da renderne assai problematico l’effetto. Con tali dimostrazioni di parziale favore fu pure accolto il duetto tra tenore e baritono : Sulla salma del■ fratello T apri il passo, a lei t’ invia, massime nella stretta per parte del primo ; cosi fortunato non fu però il quart’ atto, e, per quanta fosse 1’ altrui buona volontà, ella non bastò a sostenerlo, tanto quelle povere genti ne aveano smarrita la bussola, e andavano chi qua chi là, senza trovarsi. L’opera non pertanto terminò trionfalmente colla scena e grand’ aria del soprano, che la Ruggero cantò con tutta la possibile