54 Quand’ io penso che la gente ha in mano questo mezzo poderoso di far fortuna e non se ne vale, rinnegherei me stesso. Sotto le Procuratie, in Merceria, si lagnano di non vendere, o vendere poco : lo so aneli’ io ' Credono d’ aver fatto tutto, quand’ hanno composto una bella mostra, e 1’ avventore debba rispondere . . . come augel per suo richiamo. Ma le mostre chi le vede e chi non le vede : di mille persone che passano, novecento vanno pe’ fatti loro e non guardano ; poi piove, fa vento, fa freddo, batte il sole, si scorge una bella, e l’attenzione è distratta. ANNUNZIO e’ vuol essere, ANNUNZIO. La mostra, quando non è inutile, è dannosa, poiché, in mezzo quella congerie e confusione di cose, s’imbarazza la scelta e se ne perde la voglia. Poi, a che serve la mostra nelle parti lontane ? Chi v’ arriva o la vede ? L’ ANNUNZIO è il vero mezzano, il sensale, il promotore d’ogni negozio. Perchè il sig. Hottoway, colle sue pillole, è divenuto milionario? Perchè investe milioni in annunzii. Quella è una mente dav-ver filosofica ! L’ annunzio è una mostra perpetua, che