•26 3 tabile, allorché, per l’impulso violento dato a’ polsi, quel passaggio parrebbe impossibile, come impossibile arrestarsi di botto a mezzo il corso ; tutto ciò mostra in lui un solenne maestro. Il nostro linguaggio poco tecnico farà forse ridere i professori ; ma noi non vogliamo scrivere una lezione di musica, sì dichiarare soltanto l’impressione, su noi, e sulla generalità non musicale, prodotta dal gentil sonatore. Si ammirò forse più che dentro non si sentì ; ciò vuol dire che ógni artista ha la sua maniera, il suo talento, e non occorre far paragoni. Intanto il Perrelli è nostro, ed anche per questo rendiamogli onore. Ei ripetè dapprima la Fantasia in due parti sulla Norma, da lui composta, e che s’era già udita la seconda sera. Ei la sonò con 1’ usato brio, collo spirito usato, benché nelle prime note la mano palesasse l’interno timore, che lo agitava alla presenza dell’ uditorio più denso e fiorito, che mai s’ adunasse in teatro, e non poteva non incuter terrore all’ ancor giovin maestro. Ma egli si scaldò nell’ azione, trovò 1’ estro suo consueto, e terminò la sonata in mezzo agli applausi più vivi.