•201 palesa l’ardente, l’impetuosa sua fiamma, l’atroce gelosia, che non s’ arresterà dinanzi a nessun eccesso il più infernale ; quel dialogo è d’una forza d’immaginazione, d’una efficacia di sentenze, tale da paragonarlo alle scene tragiche più famose, e assicurerà la sorte del dramma. Taluno si meravigliò del suo titolo : perchè 1’ Ultimo de’ Konigsmarh e non il primo ? I Kònigsmark erano una nobile antica famiglia di Germania, che fermò stanza nella città di Brandemburgo fino dal 926, quando ne furono scacciati i Vandali, ed ebbe più d’ un eroe famoso, di cui appunto il conte Filippo fu l’ultimo. Il Cabianca s’innamorò del suo gran-d’ animo, de’ suoi casi, e gli diede nell’ opera sua una seconda vita, di cui non avrebbe certo a dolersi, così è bella e luminosa. Il Rossi la sostenne da par suo ; ma chi fu maggior di sè stessa fu la Demartini. Nel dialogo, eh’ è detto di sopra, ella trovò una passione, un calore, una superba ironia, intonazioni così sublimi, che superarono 1’ aspettazione di tutti. Non so qual altra tragica vivente 1’ avrebbe in quella parte raggiunta. II poeta trovò la sua corda, o seppe infonderle il proprio entusiasmo.