poco dormirete a Torino : così si vive, si prolunga la vita, giungete agli anni di Matusalemme colle opere. In questa febbrile sollecitudine, ond’ è travagliata 1’ attuai società, il saper prima o dopo una nuova è del più grave momento. Per questo, hanno inventato il telegrafo ; per questo son nati gli annunzii, gli avvisi, e in Francia la Magne, i réclames de’ giornali. Quanti più sono i bisogni, le faccende, il movimento d’ un popolo, tanto maggiore è il numero delle pubblicazioni : dalla quarta faccia de’ giornali si misura la floridezza e civiltà d’ un paese. Quand’ io prendo in mano i fogli di Londra, di Parigi, di Vienna, e mi veggo dinanzi lo scandalo di tutto quel mare magnum d’ annunzii, mi si turba e confonde la mente, mi vengono fin le traveggole. Penso alla mia patria ed alla mia cassa. Certo, Venezia è in grandissimo fiore, s’instaura, s’ abbella ; si scavano pozzi e canali ; per ogni conto eL l’avanza ; solo dal lato degli annunzii sta indietro, è ancora al dogato di Paolo Lucio Anafesto. Volgete lo sguardo qui all’ ultima pagina. E cosa da stringere il cuore ! Se opportunamente non provvedóssero gli atti uf-