222 XXIX. La Ristori al Teatro Camploy a S. Samuele (*). Io non so perchè si dovesse scrivere della Ristori : dico semplicemente la Ristori, perchè il suo nome è il suo titolo, quello che veramente, più eh’ ogni fregio patrizio o magnatizio, la circonda di luce ; la vera nobiltà, che la illustra, ed ella ad altri non debbe che a sè medesima. Io non so, dunque, perchè si dovesse scriver di lei. Ella s’ è levata a tale altezza nell’ arte, ha così pieno il mondo della sua fama, che basterebbe segnare il suo nome accanto della rappresentazione, perchè altri se ne formasse l’idea. La critica non può darle nè toglierle onore : suo ufficio è solo farsi eco della pubblica lode. La Ristori può disfidarla. Ella si produsse da prima nella Medea di Legouvé. Altre volte abbiam già toccato (') Gazzetta del 9 settembre 1858.