220 giuramento, il finale : Qual mesto gemito, e tutti i magnifici pezzi, di cui sì abbonda questo immortale spartito, furono del pari bellamente resi e gustati. Si comprese che la musica del mago di Pesaro non è poi tanto vecchia, e che il bello e il grande, anche riguardo alla musica, è di tutt’ i tempi, quando si sappia farli valere. 11 duetto or or nominato tra Arsace ed Assur avrebbe indotto ancora più gagliarda impressione, se il secondo tempo non si fosse di soverchio allargato, ond’ e’ ne perde spirito e movimento. Chi sostiene la parte d’ Assur è lo Squarcia, giovane ed egregio cantante, educato a bonissima scuola, e che noi per questo, e la bella e pastosa voce, abbiamo già altre volte lodato. In questo e nell’ altro duetto più sopra narrato, nel quintetto del finale del prim’ atto, come altresì nella difficile scena e grand’ aria del secondo, ora terz’ atto, e’ die’ saggi della maggiore perizia, e si lodò ed applaudì per 1! azione e pel canto. Idreno ha in origine piccolissima parte ; qui ella fu ridotta ancora più piccola, ma per quel che ne rimase fu ottimamente sostenuta dal Bonheur, il tenore, che nel primo gran