9 le parti della liberalità e della facezia. I pittori vanno in maschera, non per proprio, ma per diletto d’ altrui : mascherata canora, che pianta per tutto la vocale sua orchestra, e domina il tumulto e il baccano con la soavità de’ suoi canti. Si fa intorno silenzio, per udirla, e se non fosse la recente pruova del Stili, questi cori della Piazza darebbero il gambetto a que’ del teatro. Altre compagnie s’improvvisarono, e sorsero solo le ultime sere; fra le quali una graziosa, se anche non forbitissima, di spazza-cammini, che misurava la Piazza, cantando non so qual sua allegra canzone ; un’ altra de’ bianchi cuffiotti, con suon d’istrumenti ; le linde bautte ; la camerata de’ putti alla scuola ; senza contare la schiera infinita delle maschere singole, e i molti testoni, in numero sì grande anche fuori di carnovale. I diavoli ne furon travolti : non ha seduzion senza spirito, e ben si potevano maledire i lor fischi, ma cadevano impossenti le lor tentazioni. Fo eccezione per un Mefistofele solo, di cui non vidi più caro demonio. Ed ora s’immagini lo spettacolo della Piazza, quando il sole caduto, e accese le mille