158 vezzi e la festività, con cui gli accompagna. La Plunhett non piace soltanto : incanta, sorprende. Il Calori, che ha guadagnato ogni sera nelle grazie del pubblico, è degno di starle a fianco. Non c’ è ballerino di maggior forza ed agilità. Certi passi in aria segnati, o battuti, eh’ ei fece 1’ altra sera, non si scorser da altri. Ei trovò la novità in campo così ristretto. E c’è ancora di meglio di questo passo a due : un ballo di carattere, che si finge chiozzotto, danzato dagli stessi, e eh’ è tutto quel di più grazioso e spiritoso ne’ modi e ne’ passi, eh’ altri possa immaginare. Ingegnosa, vivace invenzione, magnificamente eseguita, e che levò a rumore il teatro. Anche la gentile Tiretti ha un passo a due col Martinelli ; ed esso, per l’usata grazia e compostezza dell’ avvenente danzatrice e per alcuni bei passi d’ ambedue, ottenne il pubblico suffragio. Un’ altra vera meraviglia del ballo sono la bellezza e ricchezza degli abiti. Della prima ha merito il De Antonj, studiosissimo osservatore della storia e de’ costumi ; dell’ altra, 1’ Ascoli, il quale, come più volte dicemmo, ha le idee grandi e generose d’ un principe, e qui