98 da 25 a 30 parole, ed egli le ripete non pure una dietro 1’ altra, e secondo 1’ ordine in cui gli furon proposte, così cominciando dalla prima, come dall’ ultima : ma alla parola indicatagli, soggiugne il numero, in cui fu collocata, o al numero la parola, che vi risponde. La medesima pruova egli ritenta e con eguale facilità sulla serie de’ dogi di Venezia : accennato il numero, ti nomina il doge e 1’ anno in cui fu eletto, e viceversa. Ora vien la parte più problematica, o, se volete, più sublime dell’ esperimento : quella dei portenti mesmerici, chiamateli psicologia sperimentale, com’ egli, il sig. ZanardeM, modestamente gl’ intitola, o sonno magnetico, o sonnambulismo : cose insomma miracolose, soprannaturali , dinanzi alle quali, riverente, m’ arresto, come colui, che non capisce niente e per conseguenza non crede niente, benché molto per far credere e’ s’ affatichi. Chi fa le esperienze è un’ avvenente fanciulla, figlia di questo mago gentile e abbastanza facondo, fanciulla col più bel paio d’ occhi eh’ uomo vedesse, e eh’ egli ha la crudeltà di far subito velare e nascondere, gettandola nel sonno magnetico, col tenerla dapprima