169 ed ebbe larghissimi applausi, che ricordarono que’ dell’ Aroldo. Fuor che uu quartetto dell’ atto terzo, lavorato con sapere e buon gusto, sparso di belle frasi, 1’ opera iu generale manca di pezzi di gran concerto, di profonde e cercate armonie. Tutto è piano, facile, troppo facile forse, ma almeno non se ne staucan gli orecchi. Lo spettacolo è posto in iscena col solito lusso favoloso. La Bendazzi cambia vesti ad ogni atto, e un abito è sempre più bello e ricco dell’ altro. La Via di Santarem e il Molo son due ottime tele, e fanno onore al Bertoia. Cori ed orchestra adempierono valorosamente le loro parti, e tutto camminò per lo meglio nel migliore dei mondi possibili. XIX. Teatro Gallo a S. Benedetto. — Il zio BURLATO, OPERA DEL MAESTRO GRAFFIGNA. — Il NUOVO TENDONE (*). L’ opera, ne cuoce dirlo, cominciò con tristissimi auspicii. Ci fu lunedi sera vera burrasca, (') Gazzetta del 9 aprile 1858.