79 il Parini ; nel resto, l’immagine impallidisce, e non risponde al concetto, che ce ne formiamo sulle opere. Il Parini si attribuisce anche ciò, che affatto non gli appartiene. Il Caffè non è suo, nè tampoco ci scrisse ; almeno se crediamo al Cantù, che nell’ Alate Parini e la Lombardia nel secolo passato, dà la nota de’ suoi collaboratori. Quanto agli altri caratteri, uno de’ più felici e meglio trattati è certo quello del marchese Colombi. Lasciamo intatta la questione, promossa già da alcuni fogli di Torino, s’ ei fosse a que’ tempi possibile ; e se un uomo il quale, viceversa, non conosce il valor delle parole, potesse, e questo è quanto, per diritto di eredità, presedere un’ Accademia, fosse pur degli Enormi. Certo è però, che da Bernardo Bozza in poi non si sono uditi più graziosi e spiritosi propositi, e che il Colombi ci fece ridere quanto non abbiamo riduto mai in teatro, e ben sappiamo attribvÀre. Il Pieri ha sostenuto poi quella parte in guisa che non avrà mai chi lo superi. Egli è impareggiabile per quell’ aria di sicurezza e compiacenza, per la serietà, con cui spaccia i suoi propositi, ch’è la vera fonte del ridicolo. Il Pieri si rese in questa parte famoso.