3i MDXXVII, MAGGIO. 32 Da Zara, di sier Nicolò Trevixan provedi -tor generai in Dalmatia, date a dì ... . Come turchi voleno venir a tuor Glissa. Fu posto, per sier Alexandro Zorzi et sier Do-menego da Molin proveditori sora il cotimo di Alexandria, cum sit che li Consoli di Alexandria siano i primi pagati di loro salari et utilità, però sia scritto al Console di Alexandria, che del tratto di l’uno per cento de 1’ entrada de le merze zonzeranno de lì, debbano pagar il credito hanno sier Piero et il qu. sier Alvise Loredan suo fratello, stati Consoli in Alexandria. Fu presa. Ave : 157, 12, 17. 17* Fu posto, per li Savii del Conseio et terra ferma, una lettera a sier Marco Foscari orator a Fiorenza in risposta di soe, et debbi ringratiar quelli Signori della liga fatta con nui et con li altri, et di capitoli mandati di quanto voleno far a benefìcio di la liga ; però li debbano laudar, con altre parole, ut in ea. Ave tutto il Conseio. Da poi chiamalo sier Piero da chà da Pexaro procurator dal Serenìssimo, qual beri fo electo am-basciator a Roma, il qual refudoe. Et sier Anzolo Gabriel avogador andò in renga, volendo tuorli la pena per non haver alcun scudo di refudar etc. Et sier Piero da chà da Pexaro procurator par-loe, comemorando quanto si havia faticalo per questo Stado, et che ’1 si meraveiava che li fosse fallo questa ingiuslitia, che a lui li fosse tolto la pena et a sier Francesco Donado el cavalier rimasto prima de lui Oralor a Roma, qual non ha legittimo scudo in brazo da refudar, et tamen è sta acelà la soa refudalion, dicendo el non poi andar etc. Et sier Anzolo Gabriel tornò a parlar, dicendo zerca sier Daniel Renier rimase Savio del Conseio e refudò, volendo con il suo collega sier Zuan Alvise Navaier venir a luorli la pena a questo Conseio, sier Jacomo Corner et sier Antonio di Prioli Cai di X li feno uuo mandato, che zerca questo non se impazasseno, et volendo alcuna cosa si trattasse nel Conseio di X. La qual cosa intesa, il Conseio have mollo a mal di tal mandato contra il dover. Et poi li Avogadori, visto era la verità, messeno di tuor la pena a sier Francesco Donado el cavalier refudò Orator a Roma, di ducati 1000 da esser mi-tigada per questo Conseio. El qual sier Francesco Donado savio del Conseio andò in renga, .dicendo il Pexaro ha parla per lui, doveria principiar da sier Francesco da Pexaro rimasto avanti che lui. Poi disse era impotente, cazudo di mal caduco, non po-tria servir. Andò la parte : 13 non sincere, 52 di la parte, 125 di no, et fo assolto. Item, poi messeno che sier Piero da chà da Pexaro procurator fosse cazudo a la pena ut supra-Ave: 9 non sincere, 38 di la parte, 14i di no, et fu preso di no. Sichè tutti hanno refudado ; et il Serenissimo con li Consieri et Cai di XL il primo Conseio voleno metter una parte gaiarda, che niun si possi excusar. Fu prima posto, per li Consieri, Cai di XL et Savii, la parte di suspender li debiti per do anni, ha con la Signoria nostra.......... a Zuan Battista Darduin è scrivan a la doana di mar, et ballotà do volte non fu presa, la pende et questo è il secondo Conseio. Et licentiato Pregadi a hore 23, restò Conseio> di X con la Zonta. Da Crema, del Podestà et capitanio, di js primo Mano : Copia di lettere di domino Matteo Mario Bussetto di Lodi, di heri, hore 7 di notte. Molto magnifico signor mio observandissimo. In questa sera, certi villani mi dissero li inimici esser intorno a Santo Anzolo. Mandai subito homo a posta. Riporta in questa hora seplima di notte, come, cerca le hore 22 aggionsero tre bandiere nel borgo di Sanla Maria di esso loco, et per li nostri de dentro scaramuzando, forno rebatuti fora un gran pezo, et ne restorono morti tre de inimici, et li nostri se ritirorono lutti a salvamento. De lì a una hora, ritornorono li inimici da Ire bande in coraria, et li nostri, che erano ussiti solo da uno canto per ritornare a scaramuzare, se retirorono dentro, tal che inimici sono restati intorno a Santo Angelo et hanno sachegiato dillo borgo. Subgiunge, il messo haver poi veduto un foco verso ditto loco star alzato più di mezza hora et poi cessare. Nè altro ho. A vostra signoria, etc. Item, dal ditto, da Lodi, di primo, hore li. Molto magnifico signor mio, observandissimo. Oltra il scritto questa notte, hora hora ho, uno de nostri soldati ussito a cavallo di Santo Angelo, riporla la rinculata de le tre bandiere de inimici de heri esser stata fino a Vilantera, con morte de più de 6 de loro et doi pregioni. Dice sono 12 bandiere de italiani, de li quali sono capi li conti Brunoro da