27 talento, come il censo, spesso si ereditano. A’ canti s’ alternavano i suoni della banda militare, sovr’ altro bordo seguace ; e 1’ una e l’altra nota s’ascoltavano con pari diletto. La serenata s’arrestò dapprima sotto il palazzo della Luogotenenza, interrogò gli echi sonori del gran volto sotto il massimo Ponte, e nel lungo armonioso suo corso, non poco si trattenne alle rive di S. A. R. la Duchessa di Berry, ricalcando nel ritorno, in mezzo a eguali concenti, lo stesso cammino. Deliziosa, fantastica accademia, che in luogo d’ aspettarli, va incontro a’ suoi spettatori, ed a cui prendono parte il mare, il cielo, l’astro malinconico delle notti e i secolari palazzi ! Il sig. Rovani ha ragione ; chi mai può dire che sia facile trovare, a’ simigliatiti spettacoli, un riscontro, pur ne’ sogni fantastici delle Mille e una Notte ? A proposito del quale sig. Rovani, certo nessuno più di me lo pregia e lo stima. Ne ammiro la versatilità dell’ ingegno, la varietà della dottrina ; leggo i suoi romanzi, i mille suoi articoli ; li leggo, li fo legger, li lodo ; ed infine egli ebbe tutto il diritto d’ andar in collera col Tommaseo, il quale si pensò di