193 Tra’ pezzi, per ottima riuscita migliori, si dee collocare il duetto semiserio tra il soprano e il buffo comico, la Boccabadati e il Zecchini. Questi è sempre quel grazioso cantante, che conoscemmo altre volte ; ha sempre il medesimo brio, la stessa disinvolta e spiritosa festività, che mai non passa i limiti della scenica decenza, e lo separa dalla comune de’ buffi. Con tutto che, per composizione, ella non valga forse il restante, 1’ aria del ter-z’ atto fu assai gustata e applaudita. Quel marchese non può essere più garbatamente pazzo ; e a vedere che gamba e’ possiede, e che capriole e quartine egli trincia ! Ha un piede da maestro di ballo, che, per gli anni che porta, il marchese, non il Zucchini, è veramente mirabile, se non istrana. Sotto le vesti dell’ affettuoso Pierotto, ci viene innanzi la gentile Guarducci ; e Pierotto non potrebbe assumere più geniali sembianti, quantunque le sue romanze non sortissero tutta quella fortuna, che avremmo aspettato. La Gìiardncci ha però un bel metallo di voce, canta con maniera, di buona scuola, e sta ottimamente in iscena. 11 Galvani non ha uopo di farsi nome : XIII. 13