133 bilissimo, che sta regalmente in iscena, ed è artista maestro, qui non pare a suo luogo, ed ha contro di sè le memorie. Infine al compimento dello spartito manca una donna, una donna che ha grandissima parte, e non se ne può quindi stimare perfettamente tutto il valore. Non parliamo del libretto del Penzzini, perchè ne abbiamo a suo tempo diffusamente discorso. È il primo lavoro drammatico del-l’autore, e come tale non gli si vuol dare cagione d’ alcuna incongruenza d’ azione e di caratteri, d’altra parte ricomperata da non poche bellezze di stile e dal facile verso. Colla Bendazzi, il Pancani ed il Ferri, dovrebbe chiamarsi al proscenio un altro personaggio : quest’ è il sig. Ascoli. Nessuno sostenne meglio di lui la sua parte, ed egli è veramente il più magnifico signor di Venezia. Bisogna vedere coni’ ei manda le sue genti vestite ! Che sfarzo di rasi, di velluti, di trine, stava per dire di gemme, poiché altro non manca agli abiti suoi ; senza contare la somma proprietà del costume ! Il Bertoia ha fatto una scena superba dell’ Isola de’ Cipressi, con prospettiva aerea