\ 379* AGOSTO. 574 ral da mar, et si fazi l’armada si unissa con quella del Ile et Andrea Doria, et firma per Capilanio del Re. Scrive, opinion sua è che si tegni nel campo di Romagna solum fanti 8000 per parte, et questi basterà ; et altre particularità ut. .. 573 mdxxvii, camere fornide, et altre cose. Item, a (ulte sue fie ducati 100 per una a ducati IO a l’anno; a sier Nicolò di Prioli suo cuxin uno bacii d’arzento si operava per casa eie., ut in eo. Lassa il residuo a tutti 4 soi fioli, con questo, sier Hironimo ch’è in Candia vengi ad habilar in questa terra, si non sia privo di la soa parte. Item, lassa a l’arcivescovo di Spalato suo fiol naturai ducali 2000, che siano investidi in una possession, lui galdi l’intrade, et poi la morte soa vegni fh soi fioli ; et a boca, olirà quelli, li lassò ducali 500, quando el lo comunicoe ui sua man. Conclusive, è morto un ricbissimo ciladin ; si lien lassa di contadi ducati .... milia, slabele el altro per ducati .... Item, lassa che ogni anno sia dispensà stera 60 farina, la mila* a Santo Apostolo el l’altra mità a San Mprizio, con questo non si possi dar più di ster mezo per persona; El corpo, la note fo portato in chiesia di San Mo-rizio vestito da la Scuola con un manto d’oio et speroni et spada da cavalier ; in testa barela di ve-ludo negro in taier. Damatina si farà le exequie ; fa la oralion sier Carlo Capello qu. sier Francesco el cavalier, et al padre, doxe missierZuan Mocenigo, fu fata per sier Piero Contarmi qu. sier Adorno, la qual ho a stampa. Da campo fo lettere, di sier Domenego Contar ini proveditor menerai, da Iliozo, di 30, bore ... . Zerca danari da pagar le zelile eie. Introno Consieri nuovi, di là da canal sier Marin da Molin, sier Alvise Mocenigo el cavalier et sier Filippo Capello qu. sier Lorenzo, in luogo di sier Piero Bragadin, sier Benedetto Dolfin, sier Antonio Gradenigo; et Cai di XL sier Filippo Minio qu. sier Caslelan, di anni . . . . , sier Znan Antonio Bon qu. sier Andrea, sier Antonio da Canal qu. sier Zuane. Introno Cai di X sier Polo Trevixan et sier Francesco da chà da Pexaro ; il terzo, è sier Jacomo Corner fiol del qu. sopraditto sier Zorzi el cavalier ; non vene per la morie del padre. Di monsignor di Lutrech, di 23, a monsignor di Baius, date a Lion, fo lettere qual il secretano di Baius le portò in Collegio. Scrive il suo zonzer li, et damalina si parie et havia invià le zente avanti. Vien con bon animo di l’impresa ; ringratia la Signoria di haverli mandà la patente di Gapitanio zeneral. Scrive al tutto li danari per pagar li sguizari, zoè ducati.....milia siano in Aste pronti al primo di questo, et che li piace haver nova che la Signoria babbi expedilo il Capilanio zene- Capitolo di una lettera particular dal campo 380 da Riozo, scritta per Hannìbal di Lenzo, di 29 Luio 1527, hore 2. Ilozi semo stadi tutta notte, io et missier Jacomo Vigovaro a cavallo a far dar a l’arme a li inimici, la qual si è stado perchè loro Sabado di notte venendo la Domenica havevano mandà via la sua bagaia in grande parte et havevano messo voce de voler dar uno arsallo al campo nostro, in modo che per le spie fo fatto asaper questo a li signori nostri, el fezemo alzar li repari in lochi dove più erano bassi. Domenega di notte, per lenirli desviadi che non paresse havessemo dubito di loro, tochó u missier Jacomo e mi con le nostre compagnie a star tutta la notte atomo il suo ixercilo, di sorte che li tenissemo in grande fastidio. El da le tre hore cominciò a levarse con el restar le bagaie el arlel-larie el monition, et loro con tulio il suo exercito si levono el comenzò a caminar verso Milan, et nui li l'ussemo drio, et quasi non li podessemo farli altro per esser loro in ordinanza el ben stretti. Et cussi se sou levali da Mariguan et andali a Milan. Altro di novo non habbiamo ; penso ino’ che el campo nostro se farà inanzi, et come se moveremo ve darò aviso. Lettera del ditto campo, di 30 Luio, scritta per Lodovico Morello. Beri malina se partirno nemici da Marignan per Milano, credo sbigolili per la scaramuza grande fo fa Ita la serajnanti ne la quale forno di soi assai feriti et morti, Ira li altri gl capilanio Mercado el suo bandirai. Beri il signor Ludovico Palavicino colonello fece poner in ordinanza lutti li soi, quali cridavano : « dinari, dinari » ; talmente che si volevano partir se ’1 clarissimo Provedilor non li prometeva di pagarli questa malina. Da novo si ha il venir di sguizari el francesi, quali sono per quanto intendo in Ivrea al numero di 10 milia ; non so il numero di francesi. Da poi disnar fo Pregadi, et ledo molte lettere, 3gji) (i) La carta 3S0* è bianca.