124 o soggettiva, l’espressione fu vera, fu tale, che da tutti si riconobbe e s’intese ; non fu solo a benefizio della Gazzetta Musicale o de’ suoi gentili corrispondenti. Al sentimento eli’ aggiunse la soavità di quell’ arco che ha pochi pari, e quelle note nitide, spiritose, precise, che sono particolare suo dono. Questi pregi di esecuzione si ammirarono in ambe le graziose sonatrici, rispetto al gran duetto, eh’ una vòlta grammaticalmente si sarebbe detto concertato, ma ora modernamente e spropositatamente si chiama concertante, del Banda, nel quale le più astruse difficoltà furono superate con la maggior grazia e la maggior disinvoltura, e sommo e perfetto fu 1’ accordo. Stava al cembalo il giovine maestro Giorza, e non si sarebbe desiderato miglior accompagnatore. L’ accademia fu gradevolmente variata da alcuni pezzi, cantati dal dilettante tenore Colonna, e dal basso Penco. Il Colonna, allievo del bravo maestro Plet, e che fa onore al maestro ed all’ eccellente suo metodo, è già, benché giovane, un valente cantante; e tale si dimostrò e nel duetto della Betty col Penco, e più ancora nella romanza dell’ Ebreo del-1’ Apolloni, e nel duetto dei Pescatori del Ga-