26 Piazzetta, si raccoglieva sulle due rive, che fiancheggian Rialto : ivi, sotto a’ padiglioni o al sereno, si distendea in doppia fila sulle sedie degli ospitali Caffè, or si affollati e le altre sere così romiti ; mentre un’ altra folla adu-navasi in alto sul Ponte. Alle 9 il musico navile dalla sponda del Molo staccossi : da tutte le parti trassero allora alla sua volta i minori legnetti, ed egli in mezzo a loro gigante, lentamente procedendo, movea, come chioccia dallo storino de’ pulcini suoi seguitata, empiendo 1’ aria de’ vocali suoi numeri. In tanto mondo sul mare, in terra, alle finestre assembrato, non s’ ode una voce, un accento : il gondoliere sospende silenzioso la voga e s’ appoggia sul remo, come il soldato sull’ arme in riposo • tutti stanno coll’ orecchio e 1’ animo intento ; e i canti della barca, non altrimenti che in chiusa, disciplinata parete, dominano il sito, e sono accolti, con effetto forse maggiore, da lungi. L’ accordo delle voci è perfetto : sono ben 36 uomini e 16 donne, guidati, direi sostenuti, dal valoroso loro maestro, il Carcano, e accompagnati sul cembalo dall’ altro Carcano, Celestino, suo figlio, poiché F arte e il