603 MDXXVH. AGOSTO. 604 prefato signor Federino li pose in casa 200 archi -buseri, el lo consignò pregione a Gigante Corso con disegno di farlo condurre dove questi Signori lia-vessero determinato ; .ma il signor Horalio, subito partito il signor Federico, andò alla casa del pre-fato signor Gentile, et havendolo retrovalo pregione el disarmato, lo ha crudelmente morto insieme con dui suoi nepoti, uno di quale si chiama Han-nibale P altro Fileno. Queste sue crudeltà lo fanno odiar a tutto il mondo. De li imperiali non se intende altro, se non che lanzcheuechi hanno eletti quattro ambassatorì,olii mandano al signor.Viceré, facendoli intender che quando non vi sia altro modo de pagarli, la intention loro è di tornare a Roma, et voler per ogni modo il Papa ne le mane. 401 Adì 8. La malina ; venne in Collegio missier Baldo Antonio Falcidio orator del duca di Urbin, et porlò lettere del Duca con l’aviso di Perosa di 4. Come Boralio Baion havia di sua mano in Porosa nmazalo suo barba Zentil Baion, el Alcuni altri Baioni poi, sicome dirò di sotto. Item, disse come la duchessa di Urbin partiva questa mane non ben sana per Padoa, et il fìol restava a Murali. Vene Malalesta Bagion capitanio di le fantarie nostre, qual é indisposto di mal franzoso, et era a Padoa per medicarsi; si fa aiutar acaninar,et voi andar in campo. Et porlò una lettera di suo fratello naturai Boratio Baion di Perosa di 4, con questo aviso dillo di sopra. Vene il Legato del Papa. Da Lodi, di sier Piero da chà da Pexaro procurator, orator a Lutrech, fo lettere di . . . Del suo zonzer lì, el haver visitato lo illustrissimo signor Dura. Et come, per molte vie si ha il zonzer di Lutrecb di qua da monti ; tamen non é lellere de lui. Et per via di Tortona si ha le zente et fanti cesarei, erano lì, esser parliti ; et questo per il zonzer di Lutrecb sopra lo alexandrino. Dapoi disnar, fo Conscio di X con la Zonla. Et prima nel Conscio semplice fu preso che li Ire se-cretari del Conseio di X debbano esser ubligali venir a Gran Conseio, zoé quando verà il Canze-lier grando uno di loro, el in soa absenlia do di loro. Et baiotali tulli tre chi dia esser vicecanzelier, videlicet Zuan Batista di Vieimi, Andrea di Franceschi et Bortolomio Cornili, rimase Bortolomio Comin. Fu poi con la Zonla preso, atento la carestia di le biave, di perlongar li doni ancora per tutto il mexe presente, come fu preso. Item, fu preso mandar sier Polo Bragadin provedilor a le biave in padoana et vicentina, con ducali tre al zorno per spexe, con grandissima autorità in far venir fermenti in questa terra. Noto. In questa matina era poca farina in Fon- 401* tego sì a Rialto come a San Marco, la qual vai lire 12. Et era assà persone; eh’è un grandissimo pericolo per non esser farine in li Fontegi. Da Fiorenza, fo lettere di sier Marco Fo-scari orator, di 5, con avisi hauti di Poma del castello. Che par quelli cesarei siano venuti a dir al Papa, haver liauto ordine di Cesare che, dandoli li ducati 250 milia si ha offerto di dar per pagar le zente, Soa Santità et li reverendissimi cardinali saranno lassati ili libertà. Soa Sanlità rispose non haver il modo si ’1 non feva cardinali ; il che non poteva far stando come P è ; et par fusse lassato in più libertà. Di campo, da Marignan, vene lettere del Proveditor zeneral Contarmi di 6, liore 2 di notte. Come hanno per il strenuo capitanio di fanti el Manara, quai fu spazalo per esso Proveditor a monsignor di Lulrech, et tornato hozi con sue lettere, et riporta dillo Monsignor si atrova a l’assedio del Bosco con sguizari 10 milia, fanli guasconi 4000, italiani 2000 et lanze.....nel qual loco sono serati da 400 lanzinech et 300 taliani del conte di Lodron, et la moier et fioli del ditto; edam uno suo fradello per capitanio di ditti fanli. Et questa è di la miglior zenle babbi li cesarei. Si-cliè se questi saranno rolli et deslrutti, come sperano, sarà gran vittoria a la impresa. Scrive, hozi matina é zonto qui in campo domino Pietro da cha’ da Pexaro procurator, vaoraloral prefato Lutrecb, con quelli zentilbomeiii è con lui. Ba voluto veder le zente nostre, el è restati molto satisfalli, et ha scritto al prefato Lautrech laudando tal zente, poca ma bona. Item, del ditto sier Piero da Pexaro, fo lettere del campo. Et come, con una scorta se li darà de fanti .... et homeni d’arme .... si partiva con li danari per andar a Lutrech con li danari ; et haverà una scorta che esso Lulrech li manda contra. Item, fo uno aviso, per lettere di domino Andrea Doria capitanio di l’armata del re Christia-nissimo, qual era apresso Porlofìn a l’asedio di 4 nave, le qual con formenti et altro voleano in-trar in Zenoa, et per li tempi erano capitate lì. Unde dimandava se li fosse manda 1000 fanti. Et scrive al.....Et loro, consullà, hanno scritto