577 MDXXVH, AGOSTO. 578 Santo Apostolo dove in ehiexia era preparato uno pulpito allo, da dove fu posto il cadeleto, et li Ie-suali et marinari a torno. El qual pulpito era fornito di dopieri et grossi candeloli con tele negre, et la sua arma per mità con quella di la rayna di Cypri, el l’arma di la sua scuola di la Misericordia. La ehiexia era torniata di tele negre alte et assi con le arme. Hor sentato il Serenissimo con li oratori et corozosi et chi vi volseno star, tra li qual lo visteli, fu fato la oration funebre per sier Carlo Capello el XL Zivil, qu. sier Francesco el cavalier, qual ha via uno mantello increspado; et uno ge la lezeva da driedo. Fo una oralion non laudala, assi longa, ma non disse di sier Marco el cavalier suo padre quasi nulla. Et compila, il Serenissimo el lutti si parli, et il Patriarca aparalo andò a far l’oficio al corpo, el qual fu sepullo in l’arca a pe’ di l’allar in la sua eapella; et fo compilo a bore ... Il Serenissimo tornò con li piati a San Marco, li corozosi con barche a caxa, et fo finito questo exequie molto somptuoso. Era drio assi numero di povere, alle qual fu dato soldi ... per una. Le botege da caxa sua nel passar fino a Santo Apostolo fono serate. Il Serenissimo havia manto di scarlalo con cani^anoni d’ oro et la bareta di scarlato ; é suo Compagno di calza, et.......... Et soa Serenità li voleva ben. 3 82 Dapoi disnar fo Conseio di X con la Zonla, et fo fato vice Cao, in luogo di sier Jacomo Corner, sier Antonio di Prioli. Di campo, fo lettere di Riozo, del provedi-tor z'eneral Contarmi, di primo. Zerca danari; si truova disperado ; non sa che far ; li fanti par-teno; et che li fanti del signor Zuan Lodovico Pa-lavexin è partidi per non esser pagadi. El sopra questo scrive longamenle. Di Bergamo, di sier Nicolò Salamon podestà, et sier Vicenzo Trun capitanio, di . . . con aviso hauto clie’l castelan di Mus, qual con alcuni grisoni era andato per tuor Monza, la qual terra si tìen per li imperiali. In questo Conseio di X fo seguito a balotar li debitori di le Raxon Nuove, et ne balotono zerca 60 ; el passò pochi li do terzi di le ballote, tra li qual sier Marin Pixani qu. sier Antonio, sier Jacomo Dandolo qu. sier Alvixe. 1 biarii di M. Sanuto. — Tom XIV. Copia di una lettera da Liesna, scritta per 383 Francesco Paladin, adì 19 Luio 1527, a sier Alvixe Mudazo fo castelan de lì : re-cevuta adì 2 Avosto. Credo vostra magnificentia habbia inleso conio a li 9 del corenle zonse qui a la terra da Lissa uno che diceva esser Cardinal Pisani del clarissimo domino Alovisio; qual io credendo, et tutta la terra, 10 acelai in caxa per la servitù ho cum il magnifico domino Hironimo Justinian barba del reverendissimo Cardinal Pisani. Et hessendo a disnar in casa mia el prefatto asserto Cardinal, ei magnifico mis-sier Domenego da Mula di rnissier Agustin, et il nostro magnifico castelan missier Andrea Barbaro cum molli allri, adeo che la caxa era piena, disco-versissemo che non era quello se dizeva ; ma dize esser da Pisa et Cardinal ; lo qual adesso si è da li Vidali, nè se puoi intender chi el sia. Lo magnifico Capitanio del golfo è sialo qui, et non ha possulo intender chi el sia, che bora dice a uno modo, bora a l’altro. Ila donalo al magnifico Capitanio del golfo uno pezelo de oro (?) de rame, uno per di for-fesine, et uno per di spironi, che soa magnificentia quando li mandò a donare le predille cose si turbò grandemente del presente, et era in pensier di non acetare. Poi la sera quando andò a visitar lo aserto Cardinal li disse che soa signoria era troppo cortese, ma che quel presente non se rechiedeva mandar a donar a so’ signoria perchè era presente da Pelegrin suo Boi. soa magnificentia è partila per Zara tulio confuso, non posendo con verità intender la condilion di tal persona. Ha fallo abaie di Boni-venlo lo fio! de missier Zuan Balista miedego, zoè 11 ha renunlià la so’abballa, che dice renderli de in-trada ducati 300 a l’anno. Lo maistro di scola li recitò una oration in cliiesia, el ha dalo al suo fio! uno benefilio a Fiume, che dice li renderà ducati 100 de intrada a l’anno. El si amalo in caxa di Vidali, et fece il testamento coperto, el lo codicilo aperto, per lo qual lasava a Hironimo de Vidal ducati 400 li habbia a tuor a Roma dove ha lassalo in deposilo in loco secreto lo suo haver; al maislro di la scola ducali 190 che li habbia a scoder a Fiume ; a maislro Zuan Batista similiter ducali 200, che li vada a scoder a Fiume. El multa alia fecit che 383* uno quinterno di carta non satisfarla a scriver il tutto. Unum est, nisun non sa chi ’1 sia precise in questa audatia del cardinalado. Ha in compagnia servitori 7 ; dice esser scampato di Roma in calce, 87