MDXXVH, MAGGIO. 246 159') Copia di capitoli di lo acordo fatto fra il pontefice papa Clemente Settimo et li capitanei cesarei a Roma. Al nome di Dìo, 1527 a di 5 di Mazo. Perchè lo fedelissimo esercito cesareo è entrato in Roma et il santissimo signor papa Clemente settimo cum multi reverendissimi cardinali, prelati, cortegiarii, servitori et altri capitanei et gente di guerra cum alquanti mercadanti et citadini romani et altri si hano retiralì in castello de Santo Angelo, persuadendose Soa Santità che la Maestà Cesarea non sia per mancar di conservar et proteger de ogni violentia Sua Beatitudine, reverendissimi cardinali et altri ante-ditti cum la Sede Apostolica, sicome ha hauto et ha in animo di star et perseverar in amicitia, quiete et tranquilità. Cum Soa Santità ha fatto chiamar il magnifico missier Borlholamio Gattinario regente nel regno di Napoli, aziò che in nome di Sua Santità exhibisse et offerisse agli illustrissimi magnifici et molto extrenui signori capilanei de ditto esercito, et ad esso exercito le subsequente conditione da tenere, observar inviolabiliter da ambe le parte. Primo, che Sua Santità con tutti gli reverendissimi cardinali, prelati, cortegiani et servitori, capitanei de gente di guerra et qualunque merohante, cittadini romani et tulli gli altri si ritrovano in dito castello, se metteno in protectione et potestà de dilli signori capitanei cesarei, cum sicureza de le persone et robe loro siano accompagnali nel regno di Napoli et più ultra dove serà expediente, per poter venir comodamonte alla Cesarea Maestà senza alcuna violenlia o impedimento. Et se gli faciano tralamenti tali quando convengono ad Sua Beatitudine et alla dignità tale quale è de Sua Santità et degl1 prefati reverendissimi signori cardinali et altri. El se alcuni de loro, excepto che Sua Sanlità et reverendissimi cardinali et hostagii tutti, paresse andar altrove o dimorare in Roma, sia in loro arbitrio et voluntà, el ad tale effecto gli sarà dato ampio salvocondutto, et compagni per loro sicureza. Item, che Sua Santità, per tuito il dì di domane debba dar et consigliar in mano de chi serà deputato degli prefalti signori capitanei il castello Santo Angelo, insieme cum l’artellarie, monitione, viclua-lie et altri mobili pertinenti alla deffensione et sub-stentatione de ditto castello et che se retrovano in epso. Et le altre robe particulare di Sua Sanlilà et (i) La carta 158 " è bianca. degli prefati reverendissimi signori cardinali et altri 159* siano ad arbitrio el dispositione de Sua Santità et reverendissimi cardinali et altri patroni de dille robe. Item, per poter interlenere il prefato exercito, il qual male se potria contentar de observar le presente capitulalione quando non se li pagasse alcuna parte de utili per il tempo passato, Soa Santità sa contenta dar et pagar de praesenti scudi 100 mi-lia d’oro dal sole, quali se pagerano in questo modo, videlicet che Soa Santita pagarà subito fornita la capitulalione 40 milia scudi contanti, et darà tanto oro el argento che faria la summa de altri 40 milia scudi che se ne habia da far moneta, et drieto de sei giorni pagare gli altri 20 milia scudi a compimento de li 100 milia prefali, et altri 50 milia in termine de 20 giorni, quali Soa Santità farà pagar in mano del signor abate de Nazara, o di sua comis-sione in Zenova, Siena o Napoli. Gli qual 150 milia si paghino per riscato di quelle persone sono in dillo castello et robe loro, quale come è ditto se lassano liberi. Et Soa Santità farà et ordinarà una imposizione sopra le terre possedute per la Chiesia, cum la quale imposilione se ne verano ad pagar altri scudi 250 milia, et ad tale effecto Sua Sanlità deputerà exactori offitiali et ministri che più al proposito li parerano aziò la exactione sia più breve et effectuale per lo pagamento de lo prefalo exercito fedelissimo. Et perché tanto più presto possino esser liberali gli oslagi che per sicurtà di tutto lo infrascritto integro pagamento se hanno ad dar per Soa Santità corno infra se contiene, et bisognando lo prefalo exercito eesareo prestar ogni aiuto et favore necessario et opportuno ad tale effecto, et cussi in questa exactione o in qual se voglia altra cosa Soa Santità sia obedita in le terre predette et stalo di la Chiesia, et per sicureza de dito pagamento di ditti scudi 50 milia et 250 milia altri restanti, Soa Sanlilà darà per ostagii li infrascritti, videlicet: lo arcivescovo Sipontino et Pisano, vescovo di Pistoia (?) et Verona, missier Jacomo Salviati, missier Lorenzo Redolphi et Simon Ricasol, declarando però che Sua Sanlità non abbia “ad metter imposi-tione o pagamento a quelle terre che del presente ha da consegnar ad Sua Maestà Cesarea come abasso se contenerà, nè anco le terre del Lalio et de Campagna, sopra le quale Soa Santità non intende metter cargo alcuno. Et aziò che ditto exercito se possi levar de Ro- (60 ma, come è desiderio di Sua Santità, et de le terre possedute per la Chiesia, et non habbi causa et ne-