m DAMO’ fi MO, da ora, In questo momento} laonde net Mag« gior Consiglio solevasi dire : — La Parte che andò mo (cioè eh’ è stata ballottata or ora, eh’ è andata ai voti) riscosse voti• numero ........ — DANARO. Moneta antichissima di bassa lega, o dì biglione, e di rame, ed anche dì argento. I danari di quest’ ultima specie erano scodellati, co’nomi dei dogi, ed aveano il peso di circa grani veneti otto, essendo stati coniati fin alla metà del decimo-quarto secolo, DANIELE ( chiesa e monastero di san ). Antichissima sì la prima, che il secondo^ avendo appartenuto sin dall’anno 1138 a’ monaci Cisterciensi. Nell’ anno poi 1437 passarono in proprietà di suore Agostiniane. DANTES, forinola usata per indicare 1* autorizzazione di procedere in via esecutiva di un atto a legge. DARDI, Odoardo, nome proprio di uomo, DARE AD MANUM, distribuir danaro quotidianamente a chi avea diritto di esigerlo, cioè darlo a conto per aggiustarsene nel saldo della partita. DASA DELLE LANZE, v. Colta Ducale. DASPUO’, da poi che, dal tempo che. DATUM, v. Actum datum. DAZAMO’, così tosto, si presto, sì ratto» DEBELE, debole, DECIMA. Ebbe origine nel secolo decimoquinto, e per de* creto 25 giugno 1463 fu imposta sopra tutti gl’immobili, ed estesa a ciascheduna rendita, a ciascheduna industria e a ciasche* duna professione, meno 1’ avvocatura, ’( . ' . DECLARATORIO, dichiarativo della volontà, voce molto usata nel foro. DEROGANTES. L’ eruditissimo Gallicciolli reputa^ che si