300 mente per transitfirc da una isola all’ altra della città. (V. Ponte di Rialto). SCIIIATI, v. Scopolo. SCHIATONE, voce antica, temerario sfortunato. SCHIAVI. In onta alle scomuniche reiteratamente scagliate dal Vaticano, da immemorabile tempo e con sommo lucro, si mercanteggiò a Venezia di schiavi: anatomizzava il papa, ed intanto, l’amor del guadagno soperchiando lo scrupolo, tranquillamente i Veneziani caricavano i navigli loro di schiavi nel porto stesso di Ostia, tanto presso alla città d’ onde partivano le scomuniche. Or, considerati gli schiavi come qualsivoglia altra masserizia, per decreto del senato 5 gennaio 4458 esalto veuiva il dazio di ducali cinque per ciascheduno schiavo che voluto si avesse esportare da Veuezia, avendo già disposto il Maggior Consiglio sin dal 51 dicembre 1270 «........quod qui- cuinque de caelero aliquem schivimi, vel sclavam allerius traxerit de domo Domìni sui seu acceperit, perdere debeat libras quin-quaginta de sciavo, sive sciava, et de rebus, quas acceperit, et si non poterit solvere ponatur in maiori carcere, in quo stet donec solverit, et si fugerit debeat perpetuo bannizari »; la procedura relativa, per decreto dello stesso Maggior Consiglio 5 aprile 1278, affidata era ai Signori di Notte. Ciascheduna agiata persona possedea quindi in maggiore o minor numero schiavi, laonde nello stremo dell' erario, al momento della guerra di Chioggia, si trovò d’imporre la gravezza di lire Ire di argento al mese ad ogni proprietario di schiavi ; il decreto del senato 30 maggio I486, per cui di diritto esser doveva affrancata quella schiava la quale avesse svelato la tresca e il carnale congiugnimeli lo di un uomo con una monaca, ci addimostra, che eziandio le stesse monache non avean ribrezzo di tenere schiave al servigio loro. V. Monachini. Anzi, affinchè i cittadini a sentir non avessero diffalta di schiavi, premuroso faceasì il go* verno di promulgare la legge seguente. « 1459 Die 17 augusti in Rogatis. Perchè per molti che conduse e fa conditi- a Venezia delle anime (schiavi) d’Istria, Dalmazia, de Albania et de altri luoghi.........i qual conduttori da e luoga le dette anime a persone forestiere, et ad altri che le conduse et fa con-dur fuor di Vcuetia cioè a Fiorenza, a Sciena a Bologna et ad altri luoghi, che non son sottoposti alla Nostra Signoria, ne i qual luoghi le reman in perpetua servitù..........Vada parte, che considerata la penuria soè el dexasio (bisogno) de